ANCHE GLI STUDENTI BRINDISINI RICORDANO LA STRAGE DEL VENERDI’ SANTO NEL CANALE D’OTRANTO

La sera del Venerdì santo del 1997, una piccola imbarcazione albanese stracarica di profughi, la Kater I
Rades, viene speronata da una corvetta della Marina militare italiana al largo delle coste pugliesi. È uno
dei più gravi naufragi della storia recente del Mediterraneo: muoiono 81 persone, in gran parte donne e
bambini.
Per questo, ricordare un evento del genere, farlo rivivere ora, a tanti anni di distanza, vuol dire far
irrompere quel passato nel nostro presente per meglio comprendere entrambi
Domani 28 marzo ricorderemo l’evento presso l’Auditorium della Biblioteca di Brindisi dalle 9.30 alle
12.30.
Il programma dell’evento:
proiezione, per la prima volta a Brindisi, del cortometraggio “L’approdo delle anime migranti”, alla
presenza di: Costas Varotsos, scultore e autore della trasformazione della Kater I Rades in “L’Approdo.
Opera all’Umanità Migrante” e Simone Salvemini, soggettista, sceneggiatore e regista del
cortometraggio.
Inoltre interverranno: Andrea F. Ravenda, antropologo, ricercatore dell’Università di Perugia e studioso
della memoria storica della migrazione Albanese in Puglia come processo di “patrimonializzazione
culturale” e Luigi D’Elia, narratore e autore dell’opera “Kater I Rades, Secondo Movimento”.
Durante l’evento saranno inaugurate la mostra documentaria “Libertà va cercando, ch’è sì cara.
Rivivere la memoria attraverso i periodici d’epoca”, a cura dei Volontari del Servizio Civile Nazionale
Progetto “Un, due, tre…biblio!” e la mostra personale dell’artista albanese Parlind Prelashi, fiorentino
d’adozione, sarà inaugurata domani martedì 28 marzo nell’auditorium della Biblioteca provinciale di
Brindisi, quasi a proseguire un percorso ideale, provenendo dalla Biblioteca del Dipartimento di
Scienze Giuridiche dell’Università del Salento dove è stata esposta la scorsa estate.
A cura di Massimo Guastella, l’esposizione, organizzata dalla società CRACC spin off dell’Università
del Salento in collaborazione con il MAP e il Laboratorio TASC del Dipartimento di Beni Culturali, è
proposta a Brindisi in occasione delle iniziative dedicate ai vent’anni dell’affondamento della Kater I
Rades. Lo stesso Prelashi raggiunse il Salento, clandestino nel 1994, e oggi la sua produzione d’arte
contemporanea conferma che quell’esodo dal 1991 fu anche una vera e propria immigrazione culturale,
entro cui giovani artisti arrivarono sulle coste adriatiche salentine per integrarsi nei movimenti del
sistema dell’artistico occidentale, come già testimoniato in Puglia con la mostra Migranti, ordinata sui
vagoni ferroviari nel 2010, a cui partecipò l’artista albanese.
Nella sua produzione, Prelashi impiega i diversi media della pittura, del video, della fotografia e
dell’installazione con insistenti rinvii tra i diversi mezzi espressivi, attraverso cui riadatta i soggetti e i
temi che gli sono propri. L’argomento delle sue ricerche, beffardamente denominato “Con Titolo”, lui
afferma :“Le mie opere le intitolo Con titolo, e i video vengono numerati: Con titolo 1 o 2 o 3… per
ironizzare e giocare con il fenomeno delle opere d’arte Senza titolo”, affronta sovente
l’accostamento/confronto tra identità balcaniche e contaminazioni culturali occidentali, che deriva dalle
sue esperienze di immigrato in Italia e dell’integrazione in generale. Predominano personaggi coperti
da veli, celesti per gli uomini e rosa per le donne, che simboleggiano il suo desiderio di “vedere il
mondo in questi due colori”.
Le mostre saranno visitabili sino al 30 aprile durante gli orari di apertura della biblioteca: dal lunedì al
venerdì, dalle 9.00 alle 12.30. Per informazioni e prenotazioni è necessario scrivere una mail
all’indirizzo unduetrebiblio@gmail.com.

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