E’ stata approvata, ieri, dalla Camera la proposta di legge su disposizioni in materia di reati contro il patrimonio culturale, la cosiddetta Orlando-Franceschini. Voti favorevoli di M5S, Pd, Lega e LeU sono stati 378, i contrari (FI) 75, astenuti i deputati di Fratelli d’Italia. A relazionare il provvedimento per la maggioranza è stata la deputata ostunese Valentina Palmisano dei Pentastellati.
La deputata ha commentato affidando le proprie considerazioni all’agenzia giornalistica Ag/Cult.
“Sono soddisfatta per il lavoro svolto, il metodo adottato e per il risultato finale. Ora, infatti, affidiamo al Senato una proposta di legge più completa, grazie all’aggiunta di fattispecie previste dalla Convenzione di Nicosia e maggiormente organica dal punto di vista della sistematicità del Codice Penale. Alcune pene detentive che ritenevamo spropositate sono state calmierate e abbiamo aggiunto pene pecuniarie laddove erano previste nelle fattispecie base. A livello interpretativo, chi va a leggere quelle norme sa che il furto di beni culturali è maggiormente riprovevole perché riguarda un bene giuridico molto spesso inestimabile e quindi non paragonabile, ad esempio, a un furto d’auto. Abbiamo anche cercato d’introdurre delle aggravanti e delle attenuanti perché i beni culturali non sono tutti uguali: rubare una monetina che ha un determinato valore è diverso dal furto di un quadro dal valore inestimabile”
“Abbiamo fatto un lavoro condiviso soprattutto con il Pd e molto spesso con Fdi, anche se poi si è astenuta al voto e tutte queste osservazioni le abbiamo fatte confluire nella proposta di legge. Forza Italia ci ha accusato di essere troppo giustizialisti, in realtà non lo siamo stati. Anzi, è stata FI a essere contraddittoria perché quando abbiamo abrogato l’articolo sul danneggiamento colposo, ci ha votato contro.
Il metodo che abbiamo deciso di adottare è stato quello di non cedere alle provocazioni in modo da far approvare il prima possibile il provvedimento. Per cui non abbiamo replicato alle accuse di Forza Italia, anche perché basate su inesattezze: un approccio negativo sin dall’inizio e disonesto intellettualmente, volevano bocciare o stravolgere la proposta di legge, semplicemente perché elaborata dal Pd. Per M5S è stato diverso: pure se proveniente dai dem, il provvedimento era una buona idea, quindi lo abbiamo sposato e credo anche migliorato.
Il lavoro a difesa del patrimonio culturale non si deve fermare qui. Questo è solo un tassello perché non basta solamente la repressione dei reati. Lo Stato deve intervenire prima, serve un’opera di prevenzione e sensibilizzazione già nelle scuole per valorizzare il nostro patrimonio. E la maggioranza di governo ha intenzione di fare anche questo passo successivo”.
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