E’ proprio il caso di dire: benvenuti nel porto di Brindisi! Le foto che vi proponiamo si riferiscono ai varchi doganali che, come è noto, sono stati posti sotto sequestro dall’Autorità giudiziaria nell’ambito di una complessa indagine della Procura della Repubblica. Si tratterebbe, infatti, di opere realizzate in difformità rispetto a quanto previsto dagli strumenti urbanistici. Da qui il sequestro e la inibizione a qualsiasi forma di facoltà d’uso.
Il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale Ugo Patroni Griffi (estraneo alla vicenda giudiziaria) ha dato mandato ai legali dell’ente per chiedere il dissequestro e quindi restituire funzionalità al porto di Brindisi, ma al momento i finanzieri, così come le guardie giurate, sono costretti a svolgere i controlli all’aperto, con un tavolino e qualche sedia di plastica. Una situazione insostenibile, soprattutto perché andiamo incontro al freddo ancora più intenso.
Ed allora, in attesa di un’auspicabile concessione della facoltà d’uso delle strutture realizzate ai varchi doganali, sarebbe bello se il presidente Patroni Griffi quantomeno congelasse la contrattazione di secondo livello per chi, all’interno della struttura dell’Authority, potrebbe essere ritenuto responsabile di una situazione così grave.
Sarebbe un piccolo segnale di rispetto nei confronti di chi, come finanzieri e guardie giurate, sta lavorando al freddo e sotto la pioggia mentre i presunti responsabili stanno al caldo all’interno dei rispettivi uffici.
