Il primo format di ascolto e condivisione nel mondo agricolo arriva anche in provincia di Taranto. Dopo, Mesagne e Galatone, la Contadinner di Vazapp sbarca a Martina Franca.
Ieri, Vincenzo Trisolini con la sua famiglia ha aperto le porte di Masseria Cappella per accogliere le venti aziende agricole provenienti da tutta la provincia di Taranto e che si sono incontrate per la prima volta in un cerchio fatto di cassette di legno e cuscini cuciti dalle mani sapienti delle donne in carcere, grazie al progetto Made in Carcere di Luciana delle Donne.
Obiettivo è far vivere loro un’esperienza unica, affinché possano a loro volta proporsi per ospitare una delle prossime 20 cene che Vazapp organizzerà, a partire da ottobre, in tutta la provincia per ascoltare e far incontrare tra loro un totale di 400 aziende agricole.
Per conoscere il progetto e come partecipare questo è il sito www.vazapp.it
https://www.facebook.com/BrindisiTime/videos/833298440374985/
Ogni serata avrà un tema specifico e quello sviluppato per Martina Franca – affidato a Toni Augello, docente di digital storytelling presso la dot. Academy di Milano e project manager dei Laboratori Urbani Artefacendo – sarà “Il digitale in agricoltura, perché implementarlo e storie di successo”, questo per arricchire di contenuti l’incontro ma anche per farlo diventare generativo di quella che i giovani di Vazapp chiamano “Filiera Colta”.
Tanti gli ospiti provenienti da vari mondi imprenditoriali e istituzionali che si sono messi in ascolto del mondo agricolo nel corso di una serata resa possibile anche dal supporto dei GAL del territorio che non hanno fatto mancare il proprio appoggio nel coinvolgere le Aziende.
Tutto questo è possibile grazie alla Misura 1.2 del Psr della Regione Puglia, che permette a Vazapp di introdurre un concetto nuovo di formazione: da agricoltori chiamati a raccolta in aule troppo spesso vuote, ad agricoltori invitati ad accogliere, ad aprire le porte delle proprie case ad altri agricoltori. La formazione vista da Vazapp va a domicilio e vuole riempire le case di umanità e bellezza nell’unico momento libero che i contadini hanno: la sera.
