CALCIO A 5: OLIMPIQUE OSTUNI VERSO IL MATCH CONTRO IL RUVO

Olympique verso il match contro il Ruvo al Pala “Gentile”

In attesa del match incontriamo i giovanissimi gemelli Andrea e Simone Lotesoriere.

Settimana di duro allenamento per i ragazzi di coach Francesco Castellana che dopo la bella vittoria di sabato scorso sul parquet del Conversano, si preparano ad affrontare una nuova sfida tra le mura amiche del Pala Vito Gentile. Ospite della formazione del presidente Daniele Andriola, il Ruvo. Nella struttura di viale dello sport, andrà in scena un ennesimo scontro salvezza per evitare i play out e salvare un titolo conquistato se pur con il ripescaggio con sangue e sudore sul campo, la serie B.

In attesa della partita di sabato prossimo, 25 febbraio 2017 alle 16.00 al Pala Gentile, abbiamo incontrato i protagonisti del match di sabato a Conversano, Simone ed Andrea Lotesoriere, due giovani under che da quest’anno sono in forza alla prima squadra dell’Olympique Ostuni.

• Da sempre nella famiglia dell’Olympique Ostuni, dopo la bella esperienza dell’under che prosegue anche quest’anno, oggi si aggiunge anche la serie b. Le vostre impressioni sulla vostra esperienza con questa maglia.

Simone Lotesorierie

Siamo entrati nella famiglia lo scorso anno dopo lo stage under 21, ma seguivamo già dagli spalti la squadra praticamente da quando è nata. Lo scorsa stagione è stata fantastica per come si è conclusa con la realizzazione di un sogno importante per la società e per i tifosi. Quest’anno siamo stati inseriti “stabilmente” in prima squadra in un campionato difficile come la serie B, una dimostrazione di grande fiducia nei nostri confronti, ne siamo felici.

Andrea Lotesoriere

Insieme a mio fratello faccio parte dell’Olympique già dall’anno scorso. Mister Greco ha insistito sin da subito per farmi allenare sempre con la prima squadra per facilitare il mio apprendimento. Lo scorso anno ho avuto tanti insegnamenti da Pipitone, Vinci e Ancona. Prima di vestire questa maglia ero il primo tifoso a sostenere la squadra, adesso ci gioco ed è un onore vestirla e difendere i colori della nostra città.

• Quanto vi stanno dando i vostri due allenatori castellana e greco in questo percorso?

Simone Lotesoriere

Abbiamo due allenatori che sono due martelli. Mister Greco ci sta molto dietro facendoci sentire a me e ai miei compagni quella grande fiducia che serve. Mister Castellana lo abbiamo conosciuto quest’anno, è un grande perfezionista. Stiamo apprendendo molto da entrambi.

Andrea Lotesoriere

Con mister Greco ho avuto subito feeling. Ha sempre creduto in me dal primo giorno, mi ha sempre dato grandi responsabilità. Mi difende anche quando sbaglio. É dallo scorso anno che ci trasmette mentalità vincente anche se siamo dell’under 21. Con mister Castellana la linea è uguale, un vero professionista, crede molto nella nostra crescita e dobbiamo tanto a tutti e due.

• I vostri obiettivi personali?

Simone Lotesoriere

Il mio obiettivo è crescere ancora di più. A Conversano abbiamo disputato la nostra prima vera partita, non ho sentito l’emozione grazie ai miei compagni. L’obiettivo è diventare un giocatore che possa mettere in difficoltà l’allenatore nelle scelte.

Andrea Lotesoriere

I nostri obbiettivi personali sono la crescita quotidiana, lavorando sempre con professionalità e serietà. Con l’under voglio fare i playoff e consolidare questa realtà. Credo che c’è lo meritiamo dopo questi due anni. Poi spero di diventare un giocatore di fiducia per la prima squadra, tutto questo però si vedrà in futuro.

• Ai tifosi della Città Bianca cosa vi sentite di dire?

Simone Lotesoriere

Abbiamo sicuramente molto bisogno di loro e per questo faccio un appello accorato, stateci vicino. Proprio come hanno fatto lo scorso anno nella parte più bella del campionato, quando abbiamo incontrato il Locorotondo, e il Bernalda al Pala Gentile. Solo a ricordare quei momenti, adesso mi vengono i brividi. Vi aspettiamo!

Andrea Lotesoriere

Ai tifosi dico grazie, perché non è di certo facile diventare un sostenitore del futsal, ci vogliono mesi, anni. Ma se ti applichi e ti inizia a piacere questo sport, entri a far parte di una nuova famiglia. Mi sento il primo tifoso, ed è merito anche loro se adesso siamo arrivati fino a qui. Ci tengo a sottolineare che il legame per la maglia e per i tifosi per me non è quantificabile.

 

 

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