CAROVIGNO – SINDACO E PRESIDENTE DEL CONSIGLIO INDAGATI. ACCUSE PENSANTISSIME

Il sindaco di Carovigno Massimo Lanzilotti e il presidente del Consiglio comunale Francesco Leoci risultano tra le nove persone che hanno ricevuto un avviso di conclusione di indagini per una inchiesta riguardante la gestione dei parcheggi nell’oasi di Torre Guaceto. Le accuse, a vario titolo, vanno dall’associazione a delinquere di stampo mafioso al concorso esterno in associazione mafiosa, sino alla corruzione elettorale.

I pubblici ministeri Giovanna Cannalire e Alberto Santacatterina della DDA di Lecce e Paola Palumbo della Procura di Brindisi hanno seguito a lungo le vicende del parcheggio di Torre Guaceto e non a caso, proprio a seguito di tale indagine, nei mesi scorsi fu arrestato il 48enne Andrea Saponaro (affiliato alla Sacra Corona Unita). Sia il sindaco che il presidente del Consiglio, secondo i magistrati, avrebbero garantito appoggio a Saponaro per continuare a gestire il grande business della sosta a ridosso dell’oasi e del bellissimo tratto di mare di Penna Grossa. In cambio avrebbero ottenuto anche sostegno elettorale.

Sulla sua pagina facebook il primo cittadino ha scritto quanto segue: “Questa mattina mi è stato notificato il provvedimento di conclusione delle indagini in merito a vicende apprese solo dalla stampa oltre quattro mesi fa. Da oggi decorrono i termini per presentare memorie, produrre e depositare documentazione e anche per rilasciare dichiarazioni spontanee. Il mio auspicio è che si possa fare chiarezza quanto prima confidando sempre nel lavoro autorevole della Magistratura e delle Forze dell’Ordine e rimanendo sempre a completa disposizione di tutte le Istituzioni.”

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