CELEBRAZIONI DEI 90 ANNI DALLA COSTITUZIONE DEL COMUNE DI SAN MICHELE SALENTINO

Il prossimo 25 ottobre ricorre il 90° della Costituzione del Comune di San Michele Salentino.

Il Regio Decreto firmato da Vittorio Emanuele III il 25 ottobre 1928 decretò la costituzione in Comune autonomo dell’allora frazione di San Michele Salentino distaccandola, così, dal Comune di San Vito dei Normanni.

Questa Amministrazione vuole ricordare e festeggiare questa ricorrenza, di elevata importanza sociale e culturale per la Comunità, coinvolgendo, innanzitutto, tutti coloro che, in questi anni e vario titolo, hanno contribuito alla crescita di San Michele Salentino: ex sindaci, storici, maestri, commercianti ma, anche, docenti, alunni e tutta la Comunità.

Giovedì 25 ottobre, infatti, a partire dalle ore 18, il programma istituzionale prevede una Santa Messa nella Chiesa di San Michele Arcangelo. A seguire, alle ore 19, presso l’Oratorio Parrocchiale si terrà una tavola rotonda dal titolo: “San Michele tra storia, cultura, economia e curiosità”.

Ad allietare la serata l’esibizione dell’Orchestra Giovanile del Comprensivo “Giovanni XXIII”.

Di particolare emozione, il foto racconto della storia di San Michele S.no “90 anni e non li dimostri” a cura degli alunni, genitori ed insegnanti delle Classi 5e A e C della Scuola Primaria.

A chiudere le celebrazioni, la mostra fotografica a cura del Centro di Documentazione storico di Michele Ciracì.

“Le celebrazioni per i 90 anni della nascita del Comune di San Michele Salentino – come afferma il sindaco Giovanni Allegrini –  sono una porta d’accesso alla storia della comunità attraverso la conoscenza del suo patrimonio storico, culturale, economico. Partendo dal 25 ottobre 1928, vogliamo ripercorrere la strada tracciata dalle generazioni che ci hanno preceduto per continuare, nella consapevolezza delle nostre radici, a realizzare le aspettative del presente ed a progettare insieme il domani”.

L’Amministrazione Comunale 

Cenni storici

Abitato di origini recenti, San Michele Salentino si sviluppò a partire dai primi del XIX secolo dagli insediamenti circondanti Masseria “San Michele”, costruita alla fine del ‘700 dal feudatario locale, il principe Gerardo Dentice di Frasso, e masseria Ajeni, attuale borgo antico a un chilometro dal centro urbano.

L’iniziativa vera e propria che portò alla fondazione dell’originario nucleo abitativo come frazione di San Vito dei Normanni si deve al principe di S. Giacomo Francesco Dentice, figlio di Gerardo, il quale concesse i suoi terreni in enfiteusi a contadini provenienti dai vicini paesi Ceglie Messapica, Ostuni e, in misura minore, Carovigno.

Ai contadini furono assegnati terreni, abitazioni ed edifici rustici, concessi tramite atto notarile in data 4 e 15 agosto 1839: questi documenti, rogati nella masseria, possono essere considerati quasi degli atti costitutivi del paese stesso. Il villaggio, dopo poco più di trent’anni, si vide riconosciuto dalla Amministrazione di San Vito il diritto ad avere un proprio cimitero ed una chiesa autonoma, costruita grazie alle donazioni del nipote di Franceso Dentice ed al contributo degli abitanti ed inaugurata nel 1882 con grandi festeggiamenti.

Ottenuta l’autonomia parrocchiale nel 1901, la località che continuava a crescere notevolmente nel numero di abitanti, pretese a più riprese anche condizioni di vita migliori, tanto che nel 1912 gli ormai numerosi abitanti, nel desiderio di slegarsi dal centro amministrativo di San Vito, cominciarono delle pubbliche dimostrazioni presto degenerate in tumulto.

Le ragioni di San Michele vennero parzialmente prese in considerazione e l’anno successivo il Consiglio Comunale di San Vito, debitamente aumentato di numero, delegò una parte dei suoi componenti ad occuparsi delle necessità degli abitanti della ‘Masseria Nova’.

Questo stato di cose durò poco meno di quindici anni, fino all’elevazione a Comune di San Michele Salentino, stabilita con Regio Decreto emesso il 25 ottobre del 1928 da Vittorio Emanuele III.

 

 

 

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