CENTRALE A2A – D’ATTIS (F.I.): “NIENTE RIFIUTI IN QUELL’AREA. ROSSI MANTENGA FERMA LA POSIZIONE DEL COMUNE”

Torna prepotentemente alla ribalta la vicenda del futuro della centrale A2A, soprattutto dopo i passi in avanti compiuti dalla Regione nella definizione del Piano dei rifiuti e dopo le dichiarazioni del sindaco Riccardo Rossi rilasciate in una intervista pubblicata oggi da un quotidiano locale. Sulla sua pagina facebook il parlamentare brindisino Mauro D’Attis (Forza Italia) ha scritto quanto segue:

Girano in queste ore le immagini dello smontaggio degli impianti della ex centrale di Brindisi nord (insediatasi nel 1968).

Io e le Amministrazioni in cui sono stato maggioranza hanno sempre sostenuto che lì non deve più sorgere un insediamento industriale di tale impatto. Lo abbiamo anche scritto nel preliminare del Piano Urbanistico Generale del 2011, ultimo documento ufficiale approvato dal Comune di Brindisi.

Tanti hanno sostenuto questa tesi e mi va di ricordarne uno in particolare che è Roberto Fusco.

Queste immagini possono però tradire: è in atto, per evidente volontà della Regione Puglia e per accordi sostenuti dalla Agenzia territoriale della Regione Puglia per il servizio di gestione dei rifiuti e dal suo responsabile Gianfranco Grandaliano, una operazione che porterebbe a Brindisi, in quell’area, uno dei più grossi investimenti di produzione di energia da rifiuti dei prossimi anni in Puglia ad opera della società A2A.

Come parlamentare del territorio assieme alla forza politica che rappresento, ai consiglieri comunali Roberto Cavalera e Gianluca Quarta e ai dirigenti di Forza Italia dico tranquillamente che farò di tutto per osteggiare questa operazione con espresso invito alla Regione Puglia, al suo Presidente Michele Emiliano e al citato Grandaliano, di modificare il piano rifiuti appena approvato eliminando dai loro programmi che a Brindisi sarà possibile attivare l’impianto privato proposto da A2A.

Su questo credo che il Sindaco Riccardo Rossi, con il quale ho condiviso l’esperienza comune di opposizione e di sostegno di questa tesi in tempi non sospetti, manterrà ferma la posizione del Comune di Brindisi. Le pressioni saranno tante e trasversali. Come abbiamo fatto in altre occasioni non si dovrà cedere.

Per chiudere il nostro ciclo dei rifiuti non c’è bisogno di cedere al ricatto barese e lombardo.

Sarà un autunno caldo, vedrete.

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