CIRCUITO DOGANALE – INDAGATI LA SUB COMMISSARIA DEL COMUNE, I VERTICI DELL’ADSP E TECNICI DI COMUNE ED ENTE PORTUALE

Lo avevamo denunciato più volte: l’intervento eseguito dall’Autorità di Sistema Portuale per delimitare il circuito doganale presenta più di qualche anomalia. Un riscontro effettuato con puntualità dal sostituto procuratore Raffaele Casto, con la collaborazione di Guardia di Finanza e Capitaneria di Porto, è poi sfociato nel sequestro di quasi tutte le opere dello stesso circuito doganale realizzate – secondo le tesi della Procura – in difformità rispetto agli strumenti urbanistici vigenti. Ma il vero pugno nell’occhio è sempre stata la recinzione di via del Mare, uno sfregio alla città che Brindisitime ha contrastato in ogni modo, tentando di sensibilizzare tutti i cittadini. Il progetto approvato ai tempi dell’Amministrazione in carica fino a febbraio del 2016 prevedeva delle barriere in cristallo, poi incredibilmente trasformate in ferraglia in cor-ten che sta già macchiando la pavimentazione, con parti in plexigas che si sono già opacizzate.

L’Amministrazione a guida Angela Carluccio tentò di bloccare tutto, ma poi – soprattutto durante la successiva gestione commissariale – la partita è stata chiusa con un accordo tra Comune e ADSP che ha messo fine anche al contenzioso tra i due enti. Morale: Brindisi dovrà tenersi quello schifo di recinzione chissà per quanti decenni.

Oggi la Procura della Repubblica, attraverso l’indagine del pm Casto, tenta di stabilire responsabilità individuali nel corso di questo controverso cammino.

E’ di queste ore la notizia relativa all’iscrizione nel registro degli indagati di altre figure eccellenti. Si tratta dei vertici delle strutture tecniche di Autorità Portuale e Comune, così come del presidente dell’ente portuale Ugo Patroni Griffi e dell’ex sub-commissario del Comune Mariangela Danzì che proprio nelle scorse ore è stata scelta come capolista nella circoscrizione Nord/Ovest del Movimento 5 Stelle per le elezioni europee. Al momento non si conoscono gli addebiti che sono stati mossi a ciascuno degli indagati. Sta di fatto che il lavoro svolto dal pm Casto continua a produrre risultati eclatanti che potrebbero riscrivere la storia dei rapporti tra Comune ed ente portuale.

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