CURTO DI “PROGETTO PER L’ITALIA” TORNA SULL’APPROVAZIONE DEL BILANCIO DELL’AMMINISTRAZIONE FRANCAVILLESE: “GLI ANTICHI NODI SONO RIMASTI”

Dopo l’entusiasmo espresso subito dopo la seduta in cui è stato approvato il bilancio dell’amministrazione comunale di Francavilla Fontana, Euprepio Curto, coordinatore “Progetto per l’Italia”, torna sull’argomento con una lunga nota.

“La sofferta approvazione del bilancio della città degli Imperiali ha dato luogo, soprattutto nelle fasi immediatamente successive al voto, a manifestazioni caratterizzate da un incomprensibile entusiasmo.

Gli antichi nodi son rimasti tutti lì, né vi sono stati  segnali confortanti circa lo scioglimento di alcuni di essi.

Ancora una volta si è stati costretti a registrare che per Bruno e la sua maggioranza   le questioni di legittimità procedurale costituiscono un fastidioso orpello di cui non tenere conto, cosicché quando la opposizione, in funzione del proprio ruolo, ne evidenzia la violazione, non vi è altra via percorribile che quella della rozzezza istituzionale di cui il sindaco di Francavilla continua, purtroppo, a dimostrarsi maestro.

Ancora una volta si è stati costretti ad assistere all’agitazione demagogica, strumentale e provocatoria di un tema – la questione stadio – sul quale l’approvazione o meno del bilancio non avrebbe influito in alcun modo. Mentre si è persa una straordinaria occasione per una riflessione complessiva su ciò che la città può permettersi sotto l’aspetto infrastrutturale al fine di conciliare i sacrosanti entusiasmi del momento con il senso di responsabilità amministrativa che deve caratterizzare l’azione di un governo cittadino capace di guardare ben al di là dell’effimero.

Ancora una volta da aprte della maggioranza  si è cercato, probabilmente riuscendoci, di minimizzare un dato di assoluto rilievo  che è sotto gli occhi di tutti: Bruno può anche riuscire nell’intento  di raccattare per motivi diversi, ovvero,  nobili o meno nobili, i voti per non cadere sul bilancio. Ma, in qualsiasi caso, non ha più una maggioranza amministrativa e, tantomeno, politica.

In poche parole, a circa tre anni dalla sua elezione Bruno non è più nelle condizioni di definire il perimetro della sua maggioranza,  avendo dilapidato quella credibilità che gli era stata sin troppo affrettatamente riconosciuta,  sia sul versante amico (Bruno è il protagonista dell’insano tentativo di marginalizzazione della sinistra più autentica!), sia su quello della opposizione a cui  egli, ancora oggi,  è abituato a rivolgersi con una rozzezza personale e istituzionale senza precedenti.

Tutto ciò nonostante il suo essere uomo fortunato-  non solo elettoralmente –  avendo  potuto godere non solo di disponibilità finanziarie  precluse alle vecchie amministrazioni, ma anche di progetti e opere già definiti (Palazzetto e Pug) a cui avrebbe dovuto mettere esclusivamente il sigillo.

Ebbene, mentre  l’inaugurazione del primo viene ormai rinviata di mese in mese senza una plausibile motivazione, ci sarebbe da chiedere a Bruno quali forze oscure della città gli stiano impedendo, adesso che comanda lui!, di portarlo in Consiglio comunale per l’approvazione definitiva.

Tutto questo mentre le vicende legate all’appalto per i nuovi servizi cimiteriali e alla Pubblica illuminazione (leggasi Consip) si appalesano come al di sotto di ogni sospetto.

Per non parlare della vicenda Tari,  sulla quali si innesta un’altra questione su cui si ritornerà nei prossimi giorni: l’anomalia riguardante il fatto che, a fronte di una raccolta differenziata  che vede conseguito un risultato di tutto rispetto (64%) il contribuente francavillese non solo non dovrà pagare molto di meno, ma dovrà pagare molto di più!.

Ma se questo è il quadro desolante  che l’attuale sindaco offre   sia sotto l’aspetto amministrativo che politico, va pure detto che la delusione investe anche altre aree: non politiche, ma generazionali.

Nella seduta di ieri l’altro le nuove generazioni avrebbero potuto assumere un ruolo da protagonisti. Non è avvenuto. E’ avvenuto l’esatto contrario!”.

 

 

 

 

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