DIMISSIONI CIULLO, ORA PARLA IL M+39

Prima la lettera a firma di Italo Guadalupi e di Vittorio Zizza, ora quella a firma di Siliberto che chiedono le dimissioni di Massimo Ciullo. Fermo restando che entrambe le lettere sono piene di falsità e offese che speriamo vedano una replica dell’avv. Ciullo in sede giudiziaria, va ricordato ai rispettivi redattori delle missive che la lista M+39 recava la denominazione di “Ciullo sindaco” e già questo ha rappresentato un valore aggiunto trainante per tutta la coalizione considerato che, sostanzialmente, Fratelli d’Italia ha dato solo il simbolo che, da anni, a Brindisi non raccoglie voto di opinione. Ed infatti proprio ieri FDI è stata praticamente rifondata in città perché priva di personale politico.

La lista M+39 con Ciullo Sindaco è stata la prima lista della coalizione e ha costituito un ottimo veicolo per l’indipendente Massimiliano Oggiano affinché venisse eletto. Quest’ultimo va pure ringraziato per il suo contributo ma finalmente si è chiarito che la sua presenza nella lista era finalizzate solo alla circostanza elettorale e quindi ora parlerà esclusivamente in nome e per conto di FDI e mai più usando la sigla del M+39. Ritornando ai Guadalupi e a Siliberto, oltre a rammentare che Ciullo ha comunque preso più voti delle liste, va loro detto che dovrebbero essere più prudenti quando scrivono e parlano perché una cosa è la licenza politica un’altra è lo scrivere cose non rispondenti al vero. Dicono Zizza e Siliberto che non hanno mai chiesto alcunché quando erano invece continue le richieste di indicare durante la campagna elettorale Pietro Guadalupi vicesindaco, cosa alla quale Massimo Ciullo è stato sempre favorevole ma altri della coalizione si sono sempre opposti per non costituire posizioni di vantaggio che potessero favorire una lista piuttosto che un’altra. Infine Guadalupi e Zizza, i quali ormai stanno collezionando scarsi risultati elettorali ovunque, pensassero meglio alla loro effettiva consistenza in quella che era la loro roccaforte, Tuturano, piuttosto che scalciare per entrare forzosamente in consiglio comunale. All’avv. Ciullo chiediamo di portare avanti la sua, la nostra, battaglia sulla legalità e di farlo soprattutto in consiglio comunale. Vai avanti Massimo Ciullo, “guarda e passa e non ti curar di loro”.

Leandro Occhilupo responsabile comunicazione M+39

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