DORMITORIO VUOTO ENTRO IL 30/9 PER MANUTENZIONE. MA SARANNO SOLDI BUTTATI SENZA REGOLE E SENZA LO “STATO”

Così come anticipato giorni fa da BrindisiTime, il Dormitorio di via Provinciale San Vito sta per essere svuotato per poter effettuare lavori di manutenzione straordinaria. I migranti ospiti della struttura dovranno portar via le proprie masserizie entro e non oltre il 30 settembre. Nella nota ufficiale del Comune si invitano gli stessi migranti a rivolgersi, a partire dal 5 settembre, allo sportello informativo della Caritas Diocesana, in via Conserva 39.

Non si fa cenno, invece, al problema più importante. E cioè alla dimora alternativa per gli ospiti della struttura. E forse è una scelta voluta. Una delle ipotesi al vaglio delle autorità, infatti, è quella di creare una tendopoli in un terreno comunale nel rione Paradiso, nei pressi del Centro di Aggregazione giovanile. Ma altro non si sa.

L’aspetto più grave, però, è un altro. I commissari prefettizi non lo conoscono, ma spetterebbe alla struttura comunale informarli di quanto avvenuto nel 2013. Come è noto, infatti, l’Amministrazione Consales decise di eliminare la situazione di profondo degrado in cui si trovava la struttura di via Provinciale San Vito ed investì circa 150.000 euro per bonificare il dormitorio, per creare due blocchi di bagni e di docce, per climatizzarlo e per creare dei separè, in maniera tale da assicurare un po’ di privacy agli ospiti. La struttura, alla fine, fu concepita per poter ospitare ottanta persone, con il preciso divieto di introdurre fornellini, bombole di gas e prolunghe elettriche. Venne creata anche una postazione per consentire ai migranti di ricaricare i propri telefonini ed ognuno di loro fu dotato di un armadietto per le proprie cose. La Caritas si impegnò a somministrare i pasti, ma si disimpegnò dall’azione di volontariato nel dormitorio. Si decise, allora di procedere con un bando pubblico e fu individuata una associazione per la guardiania e per l’assistenza. E’ evidente, però, che occorreva lo “STATO” per far rispettare le regole. Uno Stato che non è quasi mai esistito, se è vero che più volte l’Amministrazione Comunale, nei Comitati per l’Ordine e la sicurezza pubblica, denunciò di essere stata abbandonata a se stessa. Le forze dell’ordine, infatti, pur invitate a fare in modo che nella struttura non entrassero più di ottanta migranti, non si sono impegnate in tal senso e la conseguenza è che nel Dormitorio si è arrivati ad avere una media di duecento ospiti, con condizioni di promiscuità a dir poco allarmanti. E che dire, poi, del rischio di incendi ed esplosioni per la presenza di fornellini e bombole? E poi i topi grandi come i gatti a rovistare sotto i letti nelle pentole piene di cibo. Il tutto, senza contare che tutti hanno fatto finta di niente, pur sapendo che nella struttura ci sono tonnellate di refurtiva, tra moto, biciclette ed altro ancora. Il Comune, insomma, è stato lasciato da solo ed oggi il rischio è che si spendano altri soldi per ristrutturarlo per poi tornare allo stato di prima, visto che non si può chiedere agli operai della Multiservizi di fronteggiare decine di immigrati che la notte si intrufolano da ogni angolo. Ma forse lo “STATO” questa volta si ricorderà di esistere…

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