FAR RIVIVERE L’IDROSCALO A BRINDISI, SI FA SEMPRE PIU’ CONCRETA LA POSSIBILITA’ DOPO L’ULTIMO INCONTRO

di Carmen Vesco

L’idroscalo storico brindisino potrebbe tornare a vivere, con voli “low cost” per 9 persone e tratte cadenzate, inizialmente per la Grecia con possibilità di ampliare il ventaglio di proposte.

La possibilità si fa sempre più concreta ed è resa ufficiale dalle dichiarazioni di chi, lunedì, 17 giugno, come da calendario, si è seduto intorno a un tavolo per discutere di una proposta che non l’ambizione di soddisfare l’economia portuale ma di attrarre l’attenzione sul territorio.

Si tratta della seconda riunione fra Autorità Portuale di Sistema, Capitaneria di Porto, Comune, Confindustria Brindisi, Enac, Aeroporti di Puglia e Aviazione Marittima Italiana.

La prima, propedeutica, una sorta di confronto tecnico, si è già tenuto nei giorni scorsi presso la sede di Confindustria Brindisi.

Il progetto nasce dalla “Seconda giornata di studio sugli idroscali storici d’Italia” del novembre scorso.

“Poi, abbiamo lavorato senza fare pubblicità e infondere facili illusioni per rivalorizzare gli idroscali storici come elemento di appeal per la promozione turistica del territorio. E l’idea prende sempre più piede. Si tratta di una proposta del presidente dell’Aviazione Marittima Italiana, il comandante, Orazio Frigino, accolta con entusiasmo da tutti i soggetti partner dell’iniziativa per le opportunità legate al campo della promozione turistica e culturale, della formazione, della manutenzione dei velivoli e di tutto l’indotto connesso”  ha commentato il presidente di Confindustria Brindisi, Patrick Marcucci.

“In passato Brindisi ha già avuto un idroscalo, appena fuori dal porto interno. Oggi, stiamo mettendo in campo tutte le nostre energie per far sì che il porto possa essere dotato anche di questa tipologia di traffico” ha aggiunto il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale, Ugo Patroni Griffi. “Ho già dato mandato ai nostri tecnici, e medesima cosa farà Aeroporti di Puglia, di verificare nello studio di fattibilità già avviato per la realizzazione di un dente di attracco in ambito aeroportuale e valutare se tale infrastruttura possa essere utilizzata, anche, quale idro-superficie”.

Collaborazione anche dal direttore generale di Aeroporti di Puglia, Marco Catamerò, così come anche il comandante della Capitaneria di Porto di Brindisi, Giovanni Canu, per garantire il rispetto delle norme di security

Al termine dei lavori è stato definito il prossimo step che vedrà coinvolti gli stakeholder nella fase tecnico – valutativa per dare finalmente corpo al progetto che porterà alla rinascita dello storico idroscalo brindisino, alla conferma dell’importanza del porto, al riconoscimento del grande valore acquisito negli anni dal settore aeronautico e del ruolo strategico che la città di Brindisi ha da sempre rappresentato nel Mediterraneo.

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