FP CGIL – I PREMI INCENTIVANTI VANNO EROGATI A TUTTI, SENZA DISCRIMINAZIONI

All’RTI ADI Sanitario

Cooperativa San Bernardo

coopsanbernardo @ pec .it  

Al RE.CO.GE.

e, p.c.    Al Direttore Generale ASL BR 

protocollo.asl.brindisi@pec.rupar.puglia.it

 

oggetto: chiarimenti

L’efficacia generale (erga omnes) dei Contratti di Lavoro e conseguentemente la contrattazione collettiva Aziendale di secondo livello non pone dubbi sul fatto che l’evoluzione del riconoscimento giuridico ed economico dei Lavoratori deve custodire l’obiettivo ineludibile di non determinare stucchevoli discriminazioni tra gli stessi.

Tale premessa è fondamentale, atteso che la FP CGIL Brindisi è venuta a conoscenza di un’azione discriminatoria avvenuta per il gruppo di lavoratori del servizio ADI, un servizio gestito da coop private ma con finanziamenti pubblici. Nel caso specifico, si fa riferimento a chi gestisce il medesimo servizio che ha  deciso unilateralmente di erogare una sorta di premialità incentivante solo ad una parte del personale ivi addetto.

Appare evidente anche sotto il profilo etico come questa decisione leda le legittime aspettative di tutto il personale che giornalmente assicura la qualità e l’efficienza del servizio in questione. Come non ricordare il lavoro svolto da tutti questi operatori nel periodo più acuto dell’emergenza sanitaria da covid 19 rischiando la propria vita? È fin troppo facile chiamare “EROI” questi Lavoratori per il complesso lavoro svolto durante l’epidemia per poi dimenticarsene quando si tratta di dare loro il giusto compenso per il lavoro svolto.

È bene intendersi che non si vuole contestare l’aver dato una legittima premialità ad una parte del personale ma si contesta invece – come sopra sottolineato –  il fatto di non aver esteso tale riconoscimento anche al restante personale che parimenti con spirito di abnegazione e forte responsabilità assicura i Livelli Essenziali di Assistenza.

E ciò avviene nonostante sia acclarato, e motivo di vertenza in essere, che il contratto di lavoro applicato ai Lavoratori del servizio in parola sia a tutto vantaggio della parte padronale, che probabilmente continua a chiudere i propri bilanci di esercizio con un attivo considerevole, a discapito dei lavoratori che hanno buste paga leggere. A tal fine si coglie l’occasione per ribadire definitivamente  a chi gestisce il servizio ADI di voler modificare il contratto di lavoro come già richiesto da UNEBA ad AIOP per evitare ulteriori anacronistiche sperequazioni tra i Lavoratori in argomento ed i loro colleghi della sanità privata e soprattutto di quella pubblica.

Tutto ciò premesso, si chiede alla parte padronale di voler immediatamente ripristinare un corretto “modus operandi” ovvero ripristinando corrette relazioni sindacali che siano rispettose innanzitutto di tutti i Lavoratori interessati adottando i seguenti provvedimenti: uniformare la suddetta premialità a tutto il personale; modificare il contratto di lavoro.

Pertanto, stanchi di non ricevere da troppo tempo ormai adeguate risposte, si preannunciano a breve una serie di iniziative anche di carattere pubblico tese a garantire le legittime aspettative dei lavoratori interessati.

 

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