GIOVENTU’ DEVIATA E SENZA IDEALI. NECESSARI INTERVENTI SEVERI SU CHI HA APPICCATO IL FUOCO ALLA PACUVIO

Quello che è successo stamattina alla Marco Pacuvio non è solo un attacco fisico ad un edificio, è l’attacco all’istituzione scuola, a tutta la scuola. Un attacco vile, frutto di menti deviate, di vandali alla ricerca di strani brividi, figli di una società dove non c’è più il gusto del proibito e allora è necessario spingersi oltre fino a rasentare, spesso raggiungere, il reato, per sentirsi eroi, si fa per dire, per qualche minuto. Vile e codardo è colui che ha materialmente attuato il gesto, ma vile e codardo è anche chi lo ha assecondato. Non bastano le parole, qui occorrono i fatti, le punizioni esemplari che puniscono gli artefici ma che siano da monito per chi volesse semmai emularli. Solo due giorni fa la Marco Pacuvio era stata la protagonista, insieme ad altre scuole, di una splendida iniziativa voluta proprio dalla Dirigente d’Alò che ha portato a Brindisi per due giorni, la moglie del poeta Gianni Rodari. I bambini erano entusiasti, i docenti e i dirigenti, orgogliosi. Nelle scorse settimane, la stessa Pacuvio aveva ospitato il Comandante Provinciale dei Carabinieri per parlare di bullismo. Allora non può il gesto del singolo demolire il lavoro immane che si fa nelle scuole, bistrattate da un sistema che non funziona,  ma che per sua fortuna ha al suo interno gente che ama il proprio lavoro e che si spende per farlo al meglio. Ci si augura che il gesto di stamattina non sia frutto di alunni della scuola, la cosa sarebbe ancora più grave. In ogni caso, anche se così non dovesse essere, resta la gravità di un atto, che non è il primo ai danni della Pacuvio e che è lo specchio di una frangia di giovani disadattati, irresponsabili, vigliacchi che non hanno di meglio da fare e sui quali è necessario intervenire con delle punizioni prima e con interventi rieducativi poi, per inquadrare il contesto sociale e familiare e ricondurli sulla retta via.

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