Nessuno mette in dubbio il ruolo importantissimo che il Circolo Tennis ha svolto negli anni per la crescita dello sport brindisino, ma si tratta pur sempre di un circolo privato, tanto più perché diversamente non dovrebbero esserci delle sbarre per impedirne l’accesso ai non soci.
Al suo interno, come è noto, ci sono campi che vengono utilizzati nella speranza di vedere crescere qualche promessa del tennis nazionale, ma essenzialmente vengono occupati dai soci che si dilettano (a pagamento) a giocare. Tutto bene, se non fosse che il Circolo non paga al Comune i canoni di locazione dal 2015! Il tutto, per una somma pari a 148.500 euro!
Come mai nessuno, a Palazzo di Città, si è preoccupato di verificare cosa stava accadendo e di avviare le azioni necessarie per il recupero del credito?
Ma l’aspetto singolare è che lo scorso 29 ottobre, con delibera di Giunta Municipale n. 368, il Comune di Brindisi ha rinnovato la concessione ed ha dato la possibilità al Circolo Tennis di estinguere il debito in 72 rate!
Niente da eccepire, se non fosse che il Comune è in una condizione di pre-dissesto e che si fa fatica anche a pagare gli stipendi ai dipendenti ed alle società e cooperative che svolgono servizi per conto dell’Ente. E poi ci si chiede: ma se un normale cittadino matura un debito nei confronti del Comune di Brindisi può usufruire di una dilazione così ampia? A dare un’occhiata ai regolamenti comunali pare proprio di no. Ecco perché la vicenda appare ancora più strana.
