IL “GIALLO” DEL PORTO CHIUSO. ADESSO NESSUNO DICE DI AVER VIETATO L’ORMEGGIO!!!

Nella giornata di ieri nel porto di Brindisi è successa una cosa gravissima: a due navi che collegano lo scalo pugliese con il porto di Valona è stato impedito l’ingresso in porto a causa delle avverse condizioni meteo-marine. Per ore ed ore – è il caso di dire – i passeggeri e gli equipaggi delle due navi sono stati in balia delle onde, con il rischio anche di trovarsi a corto di carburante. I motivI della mancata autorizzazione all’attracco sono riscontrabili nelle difficoltà di ormeggio e nel crollo (come anticipato da BrindisiTime) della recinzione dell’area extra Schengen. La situazione si è risolta solo dopo molte ore e adesso gli armatori chiedono alla Capitaneria di Porto di poter ottenere una certificazione con cui si attesta che il porto è stato chiuso. Tale documento, però, tarda ad arrivare e questo contribuisce ad alimentare una serie di perplessità. Chi ha deciso di non far entrare le due navi in porto? La Capitaneria? I piloti? E l’Autorità Portuale in tutto questo che posizione ha assunto? I danni per quanto accaduto sono notevoli, visto che sicuramente autotrasportatori e passeggeri chiederanno di essere risarciti della compagnia armatoriale. E poi ci sono le spese per il rimorchio (e potrebbero essere state molte di più se una delle due navi si fosse trovata in difficoltà alla fonda all’esterno del porto…). Un altro interrogativo che ci si pone riguarda il mancato utilizzo delle banchine di Pinta delle Terrare. Perché, pur trovandosi in una situazione di emergenza, non sono state utilizzate per ospitare le due navi provenienti dall’Albania? Forse perché bisognava lasciare liberi gli ormeggi per Grimaldi? Interrogativi a cui prima o poi qualcuno dovrà fornire delle risposte.

Condividi questo articolo:
Share on facebook
Share on twitter
Share on telegram
Share on whatsapp
no_fumo_torchiarolo

what you need to know

in your inbox every morning