Sono stati necessari dieci anni per scrivere la parola fine al processo che vedeva imputati Erminio Mignini e Antonio Nuzzo per la morte del brindisino Filippo Leo, di 44 anni, avvenuta a seguito di un terribile incidente stradale verificatosi nei pressi del palasport “Pentassuglia” di Brinjdisi. Entrambi sono stati assolti dal reato di omicidio colposo “perché il fatto non sussiste”. In sostanza, il 5 maggio del 2008, Leo era a bordo di un’auto di servizio della società che all’epoca effettuava il servizio di raccolta di rifiuti. Il veicolo finì contro un’auto che procedeva dal senso opposto in quanto sull’asfalto c’era una vistosa macchia d’olio caduto da un camion condotto dal Nuzzo. Mignini, invece, è il titolare dell’officina dove era stata effettuata la riparazione dello stesso camion.
La tesi dei familiari di Leo era quella di una responsabilità oggettiva, che invece nei tre gradi di giudizio è stata esclusa. Gli imputati sono stati difesi dagli avvocati Massimo manfreda, Daniela Faggiano e Ladislao Massari, mentre i familiari di leo dagli avvocati Giacinto Epifani e Marcello Tamburrini.
