INIZIATIVA DI LEGA E IDEA SUL TERMINALE GAS DI EDISON

Nel corso di questo contesto storico, connotato da una gravissima crisi pandemica e da forti tensioni politico-sociali appare necessario, oggi più che mai, una immediata ripresa economica, mettendo da parte idealismi e divisioni, cercando di essere più strategici e pragmatici nonché individuando quei percorsi utili e necessari per realizzare nuovi investimenti produttivi.
Partendo da un dato chiaro ed inconfutabile: analizzando la storia economica della città negli ultimi cinquanta anni non si può disconoscere che, comparto trainante dell’economia del territorio è stato, e continua ad essere, quello industriale.
Brindisi, ancora oggi, dispone di un’area industriale tra le più attrezzate d’Europa, tra le più significative del nostro Paese per la presenza di importanti stabilimenti appartenenti a grandi gruppi industriali, italiani ed esteri.
È compito della politica locale, di conseguenza, pianificare una propria strategia di sviluppo economico, utilizzando proficuamente le risorse economiche messe a disposizione dai vari livelli istituzionali ma, soprattutto, e non secondariamente, favorendo tutti quegli investimenti imprenditoriali che possano ritornare utili al territorio per i prossimi 30 anni in termini economici, occupazionali e contestualmente sociali.
Non trascurando altre ed importanti vie di sviluppo come il turismo e l’agricoltura: insomma dobbiamo pensare a nuovi e realizzabili modelli di crescita.
Dando un nuovo slancio economico-imprenditoriale alla città rompendo schemi, rodaggi e meccanismi beceri e distruttivi del passato dove, le grosse aziende, ben poco hanno lasciato di duraturo alla città; questo è possibile realizzarlo anche attraverso un mutamento di metodi, indirizzi e stile di governo, uscendo da ogni logica personale, partitica o di coalizione e proiettandosi, con convinzione, sullo scenario del mediterraneo, dell’ Europa e delle sfide globali aperte in questa epoca.
Ecco perché, come classe dirigente politica brindisina, riteniamo importante il progetto industriale di EDISON, un insediamento produttivo nella città che si inserisce all’interno di una strategia complessiva nel mercato del gas, che punta al completamento dei progetti di sviluppo delle infrastrutture transnazionali e nel pieno raggiungimento dell’indipendenza degli approvvigionamenti, confermandosi come 2° operatore nazionale nel settore e con ulteriori possibilità di sviluppo verso il mercato finale.
Ma, allo stesso modo, siamo fermamente convinti che tale insediamento, che prevede la realizzazione di un deposito costiero Small Scale di GNL ( Gas Naturale Liquefatto) per il porto di Brindisi, e che contribuirà ( mediante combustibile a bassissimo impatto inquinante) a decarbonizzare i trasporti marittimo e pesante su gomma, non può essere fine a se stesso, una semplicistica replica di quei rodaggi distorti e clientelari del passato, ma debba essere strategicamente propedeutico alla realizzazione della c.d. “CATENA DEL FREDDO” facendolo diventare, strutturalmente e funzionalmente, un polo di attrazione preferenziale ed imprenditoriale per lo sviluppo dei settori industriali , agricoli e commerciali; un presupposto infrastrutturale che possa determinare, quale effetto domino, una conseguenziale ed aggiuntiva attrattività economica ( vedi ad es. la FINDUS , l’ OROGEL) con un indotto imprenditoriale che possa garantire alla città, per i prossimi 30 anni, non solo importanti utilities istituzionali, non solo manodopera “locale” ( e quindi una drastica riduzione del dato di disoccupazione), ma in particolare produttività e guadagni a favore delle tante e competenti imprese settoriali del territorio nel comparto agricolo, di trasformazione , industriale, di trasporti e di commercializzazione.
Su questi temi, su questi presupposti, su questi “ristori” noi vogliamo confrontarci, vogliamo aprire una virtuosa e trasparente discussione politica ed istituzionale evitando, con autorevolezza e fermezza, che si faccia oggi quello che si faceva ieri, e che ha portato al territorio, alle istituzioni e alle imprese, solo briciole e macerie.
La colpa non è solo delle imprese, degli investitori, ma è anche colpa di una classe dirigente brindisina da sempre confusa, lacerata, divisa nelle scelte e nei percorsi da seguire se non partitici o personali, che non ha mai pienamente sfruttato tutte le occasioni di sviluppo che si sono presentate facendo di Brindisi, nei fatti, la “Città delle occasioni perdute”.
Noi abbiamo il dovere , partendo da questa importante opportunità, di cercare il massimo profitto per il territorio, nella consapevolezza di tracciare oggi i contorni per una crescita diversa e virtuosa della nostra città.

I segretari cittadini di LEGA SALVINI Premier e IDEA per BRINDISI
Cosimo DE MICHELE
Claudio NICCOLI

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