INTENSA ATTIVITA’ DEI CARABINIERI A CONTRASTO DELLA GUIDA IN STATO DI EBBREZZA

L’eccessiva assunzione di alcol è uno dei principali fattori di rischio, poiché responsabile indirettamente di sinistri stradali che hanno purtroppo un peso preponderante nella mortalità giovanile. L’assunzione di alcol da parte dei conducenti è un fenomeno spesso sottovalutato soprattutto tra i giovani e pertanto li espone a tangibile rischio al pari dell’uso di stupefacenti. Infatti, sia l’alcol che le droghe vengono annoverate tra le sostanze psicoattive, in grado cioè di alterare le funzioni neuropsichiche della persona, quindi la capacità di concentrazione, di attenzione e di reazione. La concentrazione di alcol nel sangue,  determina comportamenti che nel corso della  guida si ripercuotono sul campo visivo, compromettono la visione laterale, l’adattamento alla visione notturna, i tempi di reazione, la capacità di concentrazione nonché stati di sonnolenza.

Per quanto concerne gli stupefacenti, gli effetti che determinano influenzano notevolmente le capacità di attenzione e cognizione dell’individuo. Le droghe sintetiche producono uno stato di euforia che distorce la percezione del pericolo e porta alla sopravvalutazione delle capacità dell’individuo. Le droghe pesanti determinano uno stato di alterazione della capacità di attenzione, restringimento del campo visivo e la non percezione di situazioni di pericolo. Tutto ciò fa sì che la guida sotto l’assunzione di tali sostanze metta a serio rischio la vita di chi guida e di chi si incrocia lungo il percorso.

La norma di riferimento riguardo a tali perniciosi  comportamenti è l’art.186 del codice della strada: “guida sotto l’influenza dell’alcool” che punisce le condotte di chi guida in stato di ebbrezza alcolica. Le sanzioni, previste al secondo comma, puniscono tutti i conducenti sorpresi alla guida con tassi alcolemici che superano il limite massimo consentito di 0,5 grammi di alcool per litro di sangue, sfociando in responsabilità penali già da valori superiori a 0,8.

Inoltre, l’art. 186-bis “Guida sotto l’influenza dell’alcool per conducenti di età inferiore a ventuno anni, per i neo-patentati e per chi esercita professionalmente l’attività di trasporto di persone o di cose”, prevede che i conducenti che guidano dopo aver assunto bevande alcoliche e sotto l’influenza di queste sono puniti con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 163 a euro 658, qualora sia stato accertato un valore corrispondente ad un tasso alcolemico superiore a 0 (zero) e non superiore a 0,5 grammi per litro. Nel caso in cui il conducente, nelle medesime condizioni, provochi un incidente, le sanzioni sono raddoppiate.

L’attività di contrasto nello specifico settore condotta dai Carabinieri del Comando Provinciale di Brindisi nel:

– primo bimestre 2018 ha portato alla denuncia in stato di libertà di 4 persone per guida in stato di ebbrezza alcolica (art. 186 comma 2 codice della strada);

– primo bimestre 2017, erano stati 7 i soggetti deferiti.

Per quanto concerne il rifiuto di sottoporsi a verifiche sanitarie finalizzate ad accertare lo stato di alterazione psicofisica dovuta all’assunzione di sostanze stupefacenti (art. 186 comma 7 codice della strada), nel:

– primo bimestre 2018, sono state deferite in stato di libertà 6 persone;

– primo bimestre 2017, erano stati 4 i soggetti denunciati.

Sia per la guida in stato di alterazione psico–fisica che per il rifiuto di sottoporsi ai prescritti accertamenti, è previsto il ritiro della patente di guida e il sequestro del mezzo condotto.

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