LA PUGLIA RIMANE ROSSA NONOSTANTE LE AFFERMAZIONI DEL PROF. LOPALCO

La Puglia aveva sperato fino all’ultimo in una collocazione in zona arancione, soprattutto dopo le affermazioni del prof. Lopalco che, in collegamento a Mattino 5, aveva avuto parole incoraggianti circa il miglioramento della situazione della nostra regione. Certamente, appare un pò strano che il responsabile del coordinamento emergenze epidemiologiche si “comprometta” con certe affermazioni e, poi, accada il contrario. Ovviamente nessuno vuole minimizzare la situazione pugliese, ma, non si riesce a comprendere perché anche la città di Brindisi debba rimanere rossa, nonostante sia evidente un minore numero di contagi. Un esempio eloquente lo abbiamo dalla Sicilia che è riuscita a rimanere in zona arancione, sebbene la situazione non sia incoraggiante con tanti comuni rossi. Numerose le categorie che stanno soffrendo e che sperano nelle riaperture, seppure con tutte le precauzioni che la situazione impone. È più di un anno che la pandemia ha cambiato le nostre vite, i vaccini, probabilmente, costituiscono la vera speranza di potere tornare a vivere, ma anche la campagna vaccinale risulta ancora non del tutto ben organizzata. Tante le problematiche e in questi giorni abbiamo assistito a proteste in varie città. Manifestazioni pacifiche, piccoli e grandi imprenditori, padri di famiglia che si sentono impotenti di fronte ad una situazione tragica. A volte, il tutto è degenerato per la partecipazione di gruppi estremisti che niente hanno a che vedere con la condivisibile contestazione di persone che vogliono lavorare e non possono più aspettare. Cosa accadrà alla nostra regione? Riusciremo ad uscire dalla fascia rossa? Si parla, inoltre, di riaprire tutte le scuole in presenza nel mese di maggio. È ovvio che siamo tutti felici di potere riportare i ragazzi a scuola e abbandonare, finalmente, la didattica a distanza, ma una domanda sorge spontanea: è stato fatto qualcosa per quanto riguarda i trasporti o è tutto come prima? Non si vuole riaprire per poi andare incontro a problematiche pesanti. Tante cose sono inspiegabili come la possibile apertura delle palestre a giugno, in estate, esattamente quando c’è la pausa estiva. Per non parlare della cultura con musei e teatri chiusi ormai da tanto tempo, così come il settore della ristorazione che è ormai allo stremo. È tutto complicato e lontano dall’essere risolto. Sicuramente dobbiamo continuare ad osservare tutte le norme di sicurezza che possono aiutare a fronteggiare la pandemia. Anna Consales

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