LA TRANS ADRIANA HA LASCIATO IL CIE DI BRINDISI: “E’ UN LAGER NAZISTA” – FOTO

“E’ un lager nazista, non possono esistere luoghi del genere nel 2017: chi è qui dentro è trattato come un animale, in un regime di totale mancanza della libertà e, soprattutto, della dignità umana” con queste parole Adriana, la transgender brasiliana, si è lasciata alle spalle i cancelli del Cie di Restinco. E’ uscita ieri sera dopo le 20.30, vi era trattenuta dallo scorso 24 gennaio dopo aver perso il lavoro, e quindi il permesso di soggiorno, nonostante i 17 anni già vissuti in Italia. La sua storia ha fatto scalpore perché ha richiamato l’attenzione dei media e della politica, oltre che degli attivisti del movimento transessuale italiano perché era stata rinchiusa con gli uomini, alcuni dei quali l’avevano minacciata di morte, cosa che negli ultimi tre giorni l’aveva portata in cella di isolamento per non rischiare di essere massacrata. La trans, prima di questa vicenda, viveva a Napoli dove lavorava, poi le scade il permesso di soggiorno e viene richiusa al Cie, ora secondo le dichiarazioni rilasciate dall’avvocata Cathy Latorre, è stata scarcerata in attesa di conferma del nuovo permesso semestrale e ha chiesto protezione umanitaria, si vedrà cosa risponderà la commissione ministeriale territoriale.

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