L’OPINIONE DI UN “NON BRINDISINO” CHE VIVE A BRINDISI DA CINQUANT’ANNI

Brindisi si affaccia su due rami d’acqua del mare Adriatico: il Seno di Levante e il Seno di Ponente. Lungo tutta la costa Salentina, non c’è altro porto naturale più bello di questo. L’entroterra è pressoché pianeggiante e il terreno fertile è facilmente coltivabile. In sintesi la città di Brindisi con i suoi dintorni ricchi di storia e stupende marine avrebbe delle potenzialità economiche non di poco conto. Di fronte a tanto ben di Dio, c’è da chiedersi: “ come mai un territorio così “ricco” è stato depauperato, in gran parte, delle sue bellezze?”. Che male ha fatto questa gente per meritarsi un simile degrado? Quando venni a Brindisi la prima volta nel 1958, uscendo dall’aeroporto militare, fui colpito dal verde dei giardini delle ville del Casale. Scendendo, poi la scalinata del maestoso Monumento del Marinaio, percorrendo la banchina, rimasi meravigliato delle tante ville affacciate sul porto. il cui seno di ponente, allora, si attraversava su di una barchetta a remi Ricordo che tutto ciò mi sembrò non solo poetico, ma di tale dimensione umana da farmi esclamare all’amico che avevo accanto: “ Un giorno, se potrò, mi piacerebbe vivere in questa città!”. Evidentemente qualcuno lassù mi ha ascoltato, ed oggi, tra andate e ritorni, vivo a Brindisi da quasi cinquantanni. Non posso dire di essermi pentito, ma da alcuni anni sto assistendo ad un abbandono della città che non è facile trovare il pari con altre. Né mi sembra che gli attuali amministratori, dimostrino di avere le idee chiare su come uscire da una tale “impasse”. La cosa che più rattrista è che i miei concittadini sono ormai così rassegnati, da non aver più voce per gridare il loro disgusto.   Bruno Bezzi

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