Un commissario prefettizio, così come un sindaco, non è certamente nelle condizioni di seguire ogni cantiere aperto in città. E’ pur vero, però, che dovrebbe tenere in considerazione le segnalazioni formulate dai cittadini, anche attraverso gli organi di informazione. E’ il caso, ad esempio, dello scempio a cui si assiste sul lungomare Amerigo Vespucci. Nonostante tanti soldi pubblici spesi per un intervento di rigenerazione urbana, il degrado aumenta di giorno in giorno e soprattutto non si riesce proprio a capire quale sarà l’aspetto definitivo di uno degli angoli più suggestivi della città. Allo stato attuale, quella che voleva essere un aborto di pista ciclabile viene utilizzata costantemente per il parcheggio delle auto, anche perché non ci sono barriere che la delimitano. Molte delle palme sono ormai secche da anni e non si è provveduto a sostituirle. A questo si aggiunge anche la mancanza di un palo della pubblica illuminazione. Le aiuole create nella carreggiata costituiscono un serio pericolo per gli automobilisti ed il manto stradale appena rifatto su una parte della strada risulta già danneggiato. Dulcis in fundo, i tre grandi prefabbricati acquistati dall’Amministrazione Comunale e mai assegnati. Si diede vita, nei mesi scorsi, ad una gara dai contorni assai discutibili e, come denunciato da Brindisitime, i criteri di assegnazione presentavano dei vizi di legittimità che probabilmente hanno indotto i commissari a soprassedere. Adesso il rischio è che le strutture vengano vandalizzate
