L’Associazione Amici dei Musei con il Patrocinio del Comune di Brindisi ha organizzato un incontro con l’artista e fotografo Pio Tarantini per il giorno mercoledì 22 febbraio p.v., alle ore 18,00 presso la Sala dell’Università di Palazzo Granafei Nervegna dal titolo:
Pio Tarantini
Il fascino dell’inquietudine
Una storia fotografica tra Salento e Milano, cinema e letteratura, santi e bandiere, angeli e demoni
Pio Tarantini illustrerà il suo percorso di ricerca fotografica dai primi lavori compiuti di reportage sociale – realizzati negli anni settanta – alle più recenti ricerche che lo vedono impegnato nell’approfondimento delle sue tematiche più care attraverso uno stile ormai consolidato.
Importanti, nella sua storia di ricerca fotografica, i suoi numerosi lavori sulla sua terra d’origine, il Salento, pubblicati sin dagli anni Ottanta su prestigiose riviste italiane e internazionali.
In anni più recenti grande importanza ha rivestito la sua ricerca sull’approfondimento della rappresentazione della precarietà della presenza umana nel mondo attraverso numerosi e noti lavori in cui la figura umana è ripresa con la tecnica del mosso, sia inserita in contesti riconoscibili che isolata su sfondi neutri o astratti (Studi sul mosso, 2002; L’ombra del Vero, 2003, Imago, 2008-2016).
La sua capacità di creare atmosfere dense di significati attraverso l’uso sapiente della luce crepuscolare ha connotato la sua cifra stilistica che si riscontra in un’ampia gamma di tematiche: fotografo eclettico, Tarantini da molti decenni ha costruito il suo personale racconto del mondo.
Come recita il titolo dell’incontro Tarantini porrà in evidenza il suo forte legame con la terra d’origine, Il Salento e la Puglia, e la sua formazione intellettuale ed emotiva.
Note biografiche
Nato nel 1950 nel Salento, Pio Tarantini ha compiuto studi classici a Lecce e poi Scienze Politiche all’Università Statale di Milano, dove vive dal 1973. Esponente della fotografia italiana contemporanea in quanto autore e studioso ha realizzato in più di quaranta anni un corpus molto ricco di lavori fotografici esposti in molte sedi italiane pubbliche e private. Ha realizzato una decina di volumi fotografici e le sue ricerche sono state presentate o recensite dai più importanti critici italiani. Dalla fine degli anni ottanta scrive di fotografia collaborando nel corso degli anni con molte riviste e pubblicando diversi volumi e saggi; insegna linguaggio fotografico e sulla materia tiene corsi e conferenze.
Nel 2009 gli è stato consegnato a Lecce il Premio “Il Sallentino” per l’arte contemporanea.
Dalla sua esperienza didattica è nato il volume Fotografia. Elementi fondamentali di linguaggio, storia, stile, pubblicato nel 2010, un manuale destinato a chi vuole avvicinarsi alla materia nei suoi aspetti storici e di analisi del linguaggio. Nel 2014 ha pubblicato Fotografia araba fenice. Note sparse tra fotografia, cultura e il mestiere di vivere, un volume di riflessioni sul ruolo della fotografia e dei suoi rapporti con il mondo dell’arte e della cultura.Sue opere sono conservate presso collezioni private e istituzioni pubbliche tra cui il Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo.
