MURO DELLA VERGOGNA: IL CONSIGLIO DI STATO DA’ RAGIONE ALL’AUTORITA’ PORTUALE. MA ADESSO C’E’ PATRONI GRIFFI….

Nonostante una puntuale opposizione presentata dall’ufficio legale del Comune di Brindisi (che ha rappresentato perfettamente le posizione della comunità brindisina) il Consiglio di Stato si è pronunciato a favore dell’istanza di annullamento della sospensiva concessa dal Tar. Il riferimento è al “muro della vergogna” che l’Autorità Portuale sta realizzando in via del Mare. Il Tar di Lecce aveva concesso una sospensiva con una ordinanza cautelare del 23 febbraio scorso. L’ente portuale aveva fatto ricorso al Consiglio di Stato e adesso si è appreso che ha ottenuto il via libera da parte del Consiglio di Stato.

Ma non è detta l’ultima parola. Come è noto, adesso le competenze sono state trasferite tutte all’Autorità di Sistema Portuale dell’Adriatico Meridionale e quindi dovrà decidere il presidente Ugo Patroni Griffi se continuare a mortificare le legittime aspettative della cittadinanza brindisina o se andare avanti in una strada che non è quella concordata a suo tempo con il Comune di Brindisi.

Sarebbe oltremodo importante, pertanto, che la sindaca Angela Carluccio chiedesse a Patroni Griffi un incontro per discutere su questo argomento. Fino ad oggi, infatti, con il commissario Valente e con il segretario generale Giuffrè ogni tentativo di intesa è risultato vano. Il rischio che si corre è che via del Mare venga deturpata irreparabilmente con una recinzione di cemento, cor-ten e materiale plastico. Una miscela esplosiva di cattivo gusto, anche in considerazione del fatto che il cor-ten è un materiale ferroso non adatto all’esposizione agli agenti atmosferici in ambiente marino. Ma a Brindisi siamo stati capaci di realizzare con questo materiale proprio la recinzione del porto!

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