NOBILE, M5S: “LA SITUAZIONE IN CUI SI PRESENTA CAMPO DI MARE È SEMPLICEMENTE UNA VERGOGNA”

A seguito della denuncia allo Spesal e all’Ispettorato del Lavoro e delle lamentale circa i disservizi a Campo di Mare, l’Assessore alla Marina Lariccia ci tiene a far sapere che la pulizia della spiaggia, non essendo più nelle competenze della Monteco, “bisogna affidare il servizio ad una nuova ditta”.
Vorrei comunicargli” – continua Nobile – “che l’affidamento è stato effettuato lo scorso 18 Aprile per l’importo di 20 mila euro. Il risultato è una spiaggia inaccessibile. Ricorda un po’ la storia della rampa per la quale lo scorso anno la stessa Amministrazione impiegò 20 mila euro di soldi pubblici e a lavori ultimati emise un ordinanza di chiusura della stessa. Classico esempio di sperpero di denaro pubblico.

La situazione in cui si presenta Campo di Mare a stagione già inoltrata è semplicemente una vergogna” – non usa mezzi termini la Consigliera del M5S che comunica di aver presentato 2 interrogazioni rivolte al Sindaco e all’Assessore alla Marina durante la settimana appena trascorsa. –
“Ho voluto attendere più del dovuto dando in qualche modo fiducia all’Amministrazione, sperando che intervenisse in qualche modo ed evitando che il mio intervento venisse strumentalizzato.
Non potevo credere che dinanzi ad una marina ridotta in quelle condizioni nessuno prendesse provvedimenti o perlomeno desse delle spiegazioni” – i riferimenti riguardano la rampa per l’accesso dei disabili in spiaggia, la posidonia e le erbacce lungo tutto il litorale di campo di mare.

 

“Invece continuano a stupirci visto il silenzio di un’Amministrazione che sembra non esistere.
Per tutti questi motivi ho presentato 2 interrogazioni proprio con riferimento alla rampa dei disabili ed alla posidonia.
Premettendo che lo spiaggiamento della posidonia oceanica sui litorali è un fenomeno naturale ed in quanto tale è anche oggetto di salvaguardia, mai si era vista la nostra marina invasa da queste biomasse al punto da non consentirne l’accesso al mare, se non attraverso i lidi privati.

 

Inoltre gran parte della posidonia, è stata sposta in località “Cimalo”, meglio conosciuto come “Jamaica”, zona che ogni anno viene interdetta al transito, alla sosta e all’occupazione per il rischio di crollo della falesia.

Ho ritenuto mio dovere chiedere:
-se le operazioni svolte dalla ditta affidataria rispettino le norme in materia tutela dell’ambiente e del territorio, oltre che il “contratto” con la stessa ditta;
-di poter aver copia del capitolato per visionare obblighi e procedure previste;
-se esiste, come nel corso dell’ultimo decennio, un divieto di transito, sosta, occupazione della fascia di spiaggia in località “Cimalo”; in caso affermativo, chi ha spostato la posidonia nel tratto interdetto.”

 

 

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