OSTUNI, OTTIMI RISULTATI AL CONVEGNO SULLO SVILUPPO DEL TURISMO

Si è tenuto sabato 21 aprile scorso il primo seminario di studio sul progetto strategico denominato “Ostuni 20-20-20”, scaturito dal Protocollo d’Intesa siglato tra il Comune di Ostuni ed il Consorzio Mediterrae. Tale convegno si è tenuto nella splendida cornice della Masseria Santa, dove i rappresentanti del comitato organizzatore, costituito dal Comune di Ostuni, rappresentato dagli Assessori avv. Antonella Palmisano, Maria Zurlo, dott. Vittorio Carparelli e gli ingegneri Luigi Nacci e Francesco Palmisano, e dal Consorzio Mediterrae, rappresentato dal Presidente, ing. Roberto De Pascalis e dall’A.D. dott. Natale Ventrella. Grande contributo è stato, inoltre, fornito dal sistema Rotary attraverso alcuni suoi Clubs (Bari, Brindisi, Valesio, Ostuni, Ceglie Messapica), nonché l’Inner Will (attraverso i Clubs di bari, Brindisi, Cerignola e San Severo) ed il Rotaract Club di Ceglie Messapica.

Sono state invitate le Associazioni di tutte le categorie commerciali che hanno o che possono avere interessenza con il turismo, giacché gli operatori economici, secondo il modello di sviluppo previsto dal protocollo d’Intesa in questione, sono i principali attori ed attuatori del progetto strategico ideato dal Consorzio Mediterrae e condiviso dal Comune di Ostuni per lo sviluppo del turismo nel prossimo decennio. Era presente, altresì, la società Tecnopolis (Politecnico di Bari), quale referente e già partener del Comune di Ostuni con il progetto Interreg Italia- Grecia, orientato anch’esso alla promozione e allo sviluppo di scambi turistici fra l’Italia e la Grecia, il cui ambito d’azione è orientato specificatamente allo sviluppo di sistemi di trasporto che ne possano favorire lo scambio. Da qui nasce la sinergia tra il predetto progetto Interreg ed il protocollo d’Intesa, su iniziativa partita dal Comune di Ostuni ed immediatamente accettata dai partener dell’Interreg.

«È stata la prima occasione pubblica – spiega l’assessore Francesco Palmisano – per diffondere gli obiettivi del protocollo e delineare le principali aree tematiche sulla base delle quali si esplica l’idea di sviluppo immaginata. Grande rilevanza è stata data alla necessità di creare un network, sicuramente fra territori viciniori, ma con la previsione di lasciar aderire ogni Ente locale volesse candidarsi. Si passa dall’area tematica rappresentata dall’enogastronomia e della sua evoluzione verso sistemi capaci di garantire i fruitori delle proposte culinarie del territorio circa la qualità, la salubrità e l’origine degli ingredienti utilizzati, all’evoluzione dei servizi di ricettività, orientata verso il conseguimento nel tempo dei più alti livelli prestazionali degli edifici ricettivi, con particolare attenzione agli standard di sicurezza strutturale, alla pianificazione e realizzazione nel tempo di sistemi di trasporto efficaci ed efficienti fondati prevalentemente sulla mobilità sostenibile, che siano in grado di collegare fra loro reciprocamente tutti i territori che decideranno di aderire al realizzando network territoriale, in un’azione di reciproca collaborazione sinergica orientata a potenziare quell’offerta che sarà capace di favorire l’attrazione di nuovi turisti nel periodo futuro, ideando e creando quei meccanismi di destagionalizzazione necessari per estendere l’ospitalità a tutti i giorni dell’anno.

Infine, e non per ultimo – conclude Palmisano – si è voluto focalizzare l’attenzione su un settore ritenuto di primaria ed essenziale importanza: la formazione nel breve termine di tutti gli operatori del settore turistico, orientata all’elevazione dei livelli minimi di qualità del servizio, sino, nel medio/lungo periodo, alla creazione di figure professionali che, selezionate dalle scuole del territorio fra quelle più meritevoli, possano costituire i punti fermi del management turistico del prossimo futuro, attraverso percorsi formativi sostenuti con finanziamenti pubblici, e accompagnati nel loro percorso di studi da tutor all’uopo selezionati ed affiancati».

La giornata di studi si è chiusa con la costituzione di uno specifico gruppo di lavoro, composto da varie figure, fra istituzionali (Comune di Ostuni) e non (lo stesso Consorzio Mediterrae, la società Tecnopolis).

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