PARTE DA BRINDISI LA RIVOLTA CONTRO IL COORDINATORE DELLA LEGA CAROPPO

Alla fine Paolo Taurino c’è riuscito. La Lega in Puglia non ha mai vissuto un momento così difficile, contraddistinto da guerre intestine e da una precisa volontà di cambiamento. Un malcontento generale che è riconducibile alla nomina – avvenuta lo scorso 12 aprile –  di Andrea Caroppo a coordinatore regionale del partito leghista. E Taurino è stata proprio la prima vittima di Caroppo, visto che è stato commissariato e, di fatto, estromesso dalla Lega proprio alla vigilia della consultazioni elettorali amministrative e dopo aver assunto la decisione di candidare Massimo Ciullo a sindaco di Brindisi per una parte del centro destra e in contrapposizione con Forza Italia. Una “cacciata” che non è mai stata motivata!

La scia di espulsioni e di commissariamenti ha attraversato tutta la Puglia, con palesi contestazioni nei confronti di chi guida la Lega in Puglia. A fronte di tutto questo, l’assordante silenzio di Matteo Salvini. In archivio conserviamo decine di foto che ritraggono il leader (attuale ministro dell’Interno) proprio con Taurino e con tanti altri leghisti provenienti dalla Capitanata fino al basso Salento. Ma da quando Caroppo ha emesso i suoi provvedimenti, “Matteo” non risponde più al telefono e Taurino non ha mai più avuto la possibilità di far valere le sue ragioni.

L’esercito di “esautorati”, però, adesso ha assunto dimensioni considerevoli ed ha deciso di non stare più in silenzio. Sulla scrivania di Salvini arriverà una lettera contro la guida-Caroppo sottoscritta da tanti leghisti della prima ora. Quelli storici, tanto per capirci. Quelli che si sobbarcavano più di mille chilometri in pullman per partecipare ai raduni di Pontida.

E a chi affidare il compito di coordinare la rivolta se non proprio a Paolo Taurino? In queste ore il suo telefono sta bollendo ed in tanti hanno deciso di esporsi direttamente. Cosa provocherà questa rivolta è difficile stabilirlo. Un dato è certo: Salvini non potrà continuare ad evitare il contatto con la Puglia che contesta. Con chi, tanto per intenderci, ha affrontato le piazze pugliesi quando proprio Salvini teorizzava la Lega del Nord e per il Sud c’era davvero poco spazio.

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