PIENA SUL POLLINO, 10 ESCURSIONISTI MORTI, DIVERSI FERITI E DISPERSI. CI SONO ANCHE BRINDISINI

Ci sono anche brindisini tra i coinvolti nella tragedia delle Gole del Raganello in Calabria dove nella giornata di ieri due comitive di escursionisti sono stati travolti dall’ondata di piena del torrente Raganello a Civita di Castrovillari, in Calabria. Le due comitive provenivano prevalentemente da Brescia, Bergamo e Milano, ma tra i morti ci sarebbe un uomo di Cisternino, Gianfranco F., e tra i dispersi una ragazza di Ostuni; Adriana, e due di Bari, Enrico e Giuseppe.

Dei 36 escursionisti che partecipava ad una visita sono 10 i morti accertati come riferito dal capo della Protezione civile della Regione Calabria, Carlo Tansi. La protezione civile regionale in mattinata aveva aggiornato a 11 la conta dei morti, ha poi corretto il dato riportandolo a dieci. A causare l’errore, secondo Tansi, “è stata una sovrapposizione di informazioni nel corso della notte”.

Sono invece tre, ufficialmente, le persone disperse. Tra le persone salvate una bimba di 8 anni trovata in stato di shock accanto a un corpo senza vita di un altro escursionista.

Tansi ha chiarito che “la difficoltà ad avere un quadro chiaro di chi manca all’appello è dovuta al fatto che gli escursionisti erano in gruppi sparsi. Molte segnalazioni sono pervenute nella notte al nostro numero verde. Tutte le vittime sono state identificate e, al momento, le persone ricoverate sono 11 e si trovano negli ospedali di Castrovillari quelli meno gravi e di Cosenza quelli più gravi(cinque) e uno a Rossano. Le ricerche non si sono mai interrotte e sono andate avanti tutta la notte. Con la luce del giorno è più facile procedere”.

Le segnalazioni possono essere fatte al numero verde 800-222211 della Protezione civile regionale. Alle ricerche partecipano anche 3 squadre del soccorso alpino giunte da Umbria, Campania e Basilicata. Su Emergenza 24 tutti gli aggiornamanti.

 

La Procura della Repubblica di Castrovillari per la tragedia del Raganello ha aperto un fascicolo contro ignoti ipotizzando i reati di omicidio colposo, lesioni colpose, inondazione e omissione d’atti d’ufficio. Lo ha riferito il procuratore Eugenio Facciolla. Al momento non è stata disposta l’autopsia sui corpi delle vittime. “Il primo pensiero – ha detto Facciolla – è salvare più gente possibile e poi identificare le vittime. Nel pomeriggio valuteremo”. I corpi, comunque, presentano i traumi tipici del trascinamento in acqua. “Pensate – ha detto Tansi – che un corpo è stato trovato a distanza di cinque chilometri dal punto dell’alluvione”.

 

 

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