“Oggi invio, per tuziorismo, lettera al Comune per dichiarazione di non contrasto pontile a briccole con aree destinate al rapporto porto città in modo da richiedere – senza che ciò costituisca acquiescenza rispetto al ricorso straordinario già proposto avverso gli atti del Provveditorato relativi a tale intervento (e confidando nell’annullamento degli atti impugnati) – comunque l’ATF. Vedremo come risponderà il Comune”.
Lo aveva detto tre giorni fa il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale Ugo Patroni Griffi in una delle risposte fornite alla presa di posizione polemica del sindaco Rossi.
Non vogliamo ritornare su tale polemica, ma prendiamo atto che, pur in presenza di una situazione drammatica in cui versa il nostro porto, sono già trascorsi tre giorni e non ci risulta che da Palazzo di Città sia partita alcuna risposta, cioè di una dichiarazione di non contrasto rispetto agli strumenti urbanistici delle sole aree destinate alla interazione porto città.
E prendiamo atto anche del fatto che tra poco sarà impossibile convocare, data pausa agostana, il comitato di gestione. Per l’invio al Ministero competente, poi, bisognerà attendere il prossimo autunno.
Possibile che anche in situazioni così difficili dagli uffici del Comune non si riesca a fornire una pur minima testimonianza di efficienza?
E partendo proprio da questo elemento, come fa il sindaco Rossi a scaricare sull’ente portuale le responsabilità?
