In questi giorni il termometro è finito spesso sotto lo zero, ma all’Autorità Portuale di Brindisi sembra interessare poco, visto che i passeggeri diretti in Albania sono costretti ad attendere l’imbarco all’aperto sotto delle semplici pensiline allestite nell’area extra Schengen (dove peraltro da settimane è crollata la recinzione senza che nessuno abbiamo provveduto a ripristinarla). L’altra sera i passeggeri in partenza per Valona hanno dovuto attendere intirizziti dal freddo e dalla neve, oltre che dal vento fortissimo. Ed ovviamente nessuno si è preoccupato di fornire un tea caldo o qualsiasi altra forma di assistenza. Sotto questo aspetto il porto di Brindisi è davvero un porto da terzo mondo. La speranza è che la neo costituita “OPS” cominci a far sentire la voce degli operatori di settore e quindi a far rispettare anche i “clienti” del nostro porto.
