PORTO – VICENDA RINNOVO LICENZA SIR: TORNA A RIUNIRSI LA COMMISSIONE CONSULTIVA

Alla vicenda legata al rinnovo della licenza di impresa portuale alla SIR srl si aggiunge un altro capitolo. Lo scorso 29 marzo, infatti, si è riunita la Commissione consultiva locale dell’Autorità di Sistema Portuale dell’Adriatico Meridionale e, in riferimento al rinnovo dell’autorizzazione per l’impresa portuale SIR srl, si sono registrati soli due voti a favore (quello del Presidente e quello del componenhte Acquaviva), mentre tutti gli altri si sono astenuti. Una astensione che nasceva dalla necessità di ottenere chiarimenti che, evidentemente, nel corso della seduta della Commissione non sono giunti da chi aveva allestito la pratica negli uffici dell’ente portuale (dott. Aldo Tanzarella e avv. Rosario Arcadio). In particolare, ci si è posti il problema di saperne di più in riferimento ad un contratto di fornitura di servizi di logistica integrata tra la SIR srl e la Border Trade srl. Quest’ultima, come si evince dalla visura camerale pubblicata da Brindisitime, nel frattempo ha cambiato nome (si chiama Remedia srl), anche se gli elementi più interessanti erano rappresentati dal fatto che si tratta di una azienda con soli 900 euro di capitale sociale, un solo socio, ma soprattutto risulta inattiva (vedi sempre visura camerale).

La notizia del giorno è rappresentata dal fatto che siamo andati a ritroso nel tempo ed abbiamo scoperto che questa Border Trade srl era già presente nella documentazione fornita dalla SIR nel 2015 per ottenere una licenzia di impresa portuale. Ed anche in quella occasione all’Autorità Portuale di Brindisi sarebbero bastati soli sette euro per scoprire da una visura camerale che la società era inattiva anche all’epoca. Sta di fatto che l’allora commissario dell’ente portuale Mario Valente (e prima di lui il Comitato portuale) diede il via libera al rilascio dell’autorizzazione ex articolo 16 in favore della SIR srl per la durata di un solo anno (2016), limitata alla movimentazione di trailers, di rinfuse per le quali non sia richiesto l’uso di una gru portuale e/o di tramogge.

In realtà, in sede di rinnovo dell’autorizzazione di impresa portuale della SIR (l’azienda lo ha richiesto per quattro anni, in modo da poter movimentare ceneri e gessi per conto dell’Enel), nel 2017, si scopre che nel 2016 la stessa SIR non ha movimentato alcuna merce nel porto e quindi è rimasto inattivo anche il contratto con la Border Trade srl. Nella stessa sede, inoltre, non si hanno conferme precise circa la dotazione di infrastrutture, anche se la stessa SIR presenta un contratto di nolo di due gru portuali e relative benne. L’Autorità Portuale, però, decide di rilasciare la licenza per un solo anno e per giunta in via sperimentale. Nella delibera n. 8 del 2017 viene riportata anche la votazione in Comitato Portuale , con dieci voti a favore e due astensioni, anche se sul verbale della seduta di Comitato ci pare di aver letto numeri differenti.

Domani, quindi, la Commissione consultiva dovrà tornare sull’argomento. Sui membri dello stesso organismo pesa anche la decisione dell’azienda SIR di avviare le procedure per la riduzione di personale addetto all’unità operativa di impresa portuale. Si tratta di 31 dipendenti. Un numero notevole, soprattutto se si considera che nel 2017 ha movimentato (vedi carteggio di verifica annuale effettuata dal Dipartimento di esercizio porti di Brindisi e Monopoli) soltanto 5.000 tonnellate di gessi. E sempre in tema di personale impiegato, abbiamo deciso di investire altri sette euro per leggere la visura camerale aggiornata della SIR, da cui si evince che il personale impiegato (valore medio del 2017: 64 unità) è ben inferiore rispetto a quello indicato negli allegati SUB 1 e SUB 2 dell’avvio della procedura per la riduzione di personale.

Ma sono tutti dubbi a cui – ne siamo certi – domani gli uffici dell’ente portuale saranno in grado fornire i dovuti chiarimenti ai componenti della Commissione consultiva locale prima che la stessa si esprima nuovamente sull’argomento.

C’è urgenza di fare in fretta, visto che la SIR si è aggiudicata una gara di circa 10 milioni di euro nel settembre del 2017 con l’Enel per la movimentazione di carbone. Ed è proprio l’Enel a potersi trovare in difficoltà se tarderà il rinnovo della autorizzazione di licenza portuale alla SIR.

Intanto, prendiamo atto che dalla pagina facebook dell’azienda SIR è scomparso un post minaccioso in cui si facevano espliciti riferimenti a possibili ritorsioni. Per risolvere i problemi non servono le minacce. Basta avere i documenti in ordine. E noi ci auguriamo che accada proprio questo nelle prossime ore, soprattutto per la tranquillità di 31 lavoratori che davvero non hanno responsabilità per ciò che avviene dal punto di vista burocratico.

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