A giudicare dai post che pubblica sulla sua pagina facebook, il sindaco Rossi ha fatto una “doppietta” di figure a dir poco discutibili. La prima si riferisce agli edifici di case popolari in corso di ultimazione nel rione Paradiso. Rossi ha attribuito alla sua amministrazione il merito di aver fatto costruire quelli alloggi con sistemi ecosostenibili. Ha dimenticato di dire che i finanziamenti per quelli edifici provengono dalle amministrazioni Mennitti e Consales e che progetto e gara risalgono al 2015 (amministrazione Consales).
Oggi, invece, il sindaco di Brindisi ha salutato la convocazione di un tavolo sul porto presso il Ministero dello Sviluppo Economico con un comunicato stampa con cui si attribuisce i meriti di questa ottenuta interlocuzione con il Governo.
In realtà, è ben noto che l’Autorità Portuale ha inviato al MISE una dettagliata relazione sullo stato in cui versa il porto di Brindisi e sulla possibile perdita di duemila posti di lavoro per effetto di disinvestimenti provocati dal processo di decarbonizzazione.
Patroni Griffi, insomma, aveva perfettamente colto anche il senso della protesta degli operatori portuali che chiedevano a gran voce un tavolo ministeriale per programmare il futuro senza dover fare i conti con effetti occupazionali devastanti.
E allora, perché prendersi i meriti di qualcosa che non si è fatto? Magari prima o poi Rossi ce lo spiegherà. Ma la cosa più importante che il primo cittadino deve fare è quella di spiegare alla città ed agli addetti ai lavori qual è l’idea di porto che lui e la sua amministrazione hanno, anche sulla scorta dei tanti “no” che rischiano di pregiudicare lo sviluppo infrastrutturale dello scalo.
E senza infrastrutture, come è noto, non si va da nessuna parte, così come è difficile andare a chiedere al Governo altre risorse quando non si è capaci di spendere quelle disponibili.
