Sulla vicenda del trasporto-alunni delle contrade periferiche di Brindisi siamo di fronte ad un atteggiamento a dir poco schizofrenico del sindaco Rossi e della sua maggioranza. Nessuno dimentica l’intervento in consiglio comunale del primo cittadino, il quale – per giustificare l’azzeramento di tale servizio – disse che si spendevano troppi soldi e che sarebbe stato sufficiente erogare qualche decina di euro alle famiglie per risolvere il problema.
La storia dei mesi scorsi insegna esattamente il contrario, visto che ho dovuto mettermi a capo di una vera e propria “rivolta pacifica” (spiegando che si andava incontro a disagi incredibili e che si alimentava la dispersione scolastica) per ottenere che Rossi cambiasse idea, ripristinando il servizio di trasporto alunni dalle contrade.
Oggi, però, scopriamo che a settembre – mentre si insisteva sulla necessità di tagliare il servizio – qualcuno stava progettando di far spendere più di 15mila euro di denaro pubblico per realizzare una “mappatura collaborativa delle famiglie residenti nelle aree extraurbane con figli minori in età scolastica”.
Quel progetto oggi si è tramutato in una determina con cui il servizio viene affidato direttamente ad una società cooperativa. E conta poco se si stanno utilizzando risorse dirette o provenienti da programmi regionali.
Sarebbe bastato dirlo e quella mappatura l’avremmo fornita noi gratuitamente al Comune o, in alternativa, sarebbe bastato chiedere alle famiglie di farsi censire dagli appositi uffici comunali. Il tutto, in un caso o nell’altro, senza spendere un solo centesimo.
Insomma, questa Amministrazione è in grado di superare il vecchio detto secondo cui “la mano destra non sa quello che fa la mano sinistra”. Nel caso specifico, è la stessa mano che un giorno predica bene (volendo programmare l’effettuazione del servizio) e l’altro razzola molto male (con l’eliminazione dello stesso)…
Gianluca Quarta – consigliere comunale di Forza Italia
