“QUESTI PORCI CI STANNO ALLE COSTOLE”: LE INTERCETTAZIONI DEI TERRORISTI ARRESTATI DALLA POLIZIA DI BRINDISI. DALLA GERMANIA DIRETTI A ISTANBUL

Erano in transito sul territorio italiano cercando di lasciare meno tracce possibili, dalla Germania, dove erano residenti, in direzione Turchia, passando per la Grecia, per quale si sarebbero dovuti imbarcare da Ancona il 3 dicembre 2016, ma qualcosa è andato storto. Uno sciopero dei vettori marittimi greci (dovevano imbarcarsi per Patrasso il giorno stesso), li ha costretti a fermarsi una notte in più e quella è stata fatale: controllati dalla Polizia di Ancona è emersa una segnalazione delle Autorità tedesche di pericolosità di uno dei due terroristi arrestati facenti parte di una cellula salfita di 11 membri, nell’operazione “Transito silente” condotta della Digos di Brindisi con la Dda di Lecce e la Procura Nazionale Antimafia e Antiterrorismo. Il 22enne marocchino Amri Soufiane, segnalato con ritiro del passaporto, è stato espulso dal territorio italiano, il 4 dicembre 2016, il suo compagno di viaggio il congolese 27enne Nkanga Lutumba è stato mandato al C.P.R. di Restico a Brindisi per identificazione. Qui ne sono state intercettate le conversazioni telefoniche: “Un fratello è stato preso”; “Del secondo gruppo uno è stato preso”; “Hanno controllato il secondo gruppo, uno non è riuscito a proseguire, al resto non è successo niente”; “Adesso fate attenzione, andate da dietro così che nessuno vi noti. Credimi questi porci ci stanno alle costole”. Dalle analisi sui dati telefonici sono emerse relazioni fra alcuni membri della cellula e il responsabile dell’attentato al mercatino di Natale a Berlino il 19 dicembre scorso.

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