QUESTIONE MENSA – CAVALERA (F.I.): L’ENNESIMO CASO DI UNA POLITICA DELL’APPARIRE…

Ecco l’intervento del capogruppo di Forza Italia avv. Roberto Cavalera:

La salubrità e la qualità di ciò che mangiano gli utenti della mensa scolastica (cioè i bambini) viene superficialmente liquidata dalla maggioranza come una “mera speculazione politica”.
Chi amministra questa città non solo non ne fa una giusta, ma si affida a comunicati improvvidi con i quali si tenta di giustificare un fatto assai grave al solo fine di nascondere i fallimenti che la giunta inanella uno dietro l’altro.
Talvolta il rimedio è peggiore del male.
Ma andiamo per ordine.
Pochi giorni addietro l’assessore Lettori, in compagnia di qualche consigliera comunale, effettuava un sopralluogo presso il centro cottura.
Rassicurato del fatto che tutto fosse a norma, immediatamente Rossi sul proprio profilo Facebook esaltava la “qualità delle materie prime” che venivano date da mangiare ai bambini.
Se la lingua italiana ha un significato, il Sindaco affermava che il cibo somministrato ai bambini non solo era conforme al capitolato, ma era anche di qualità.
Una affermazione quanto meno frettolosa perché il sopralluogo non era stato eseguito da vigili sanitari, ma da persone inesperte le quali, sebbene munite di buona volontà, non dispongono di alcuna competenza in materia sanitaria e alimentare, se non quella che a loro deriva dal cucinare per la propria famiglia.
Insomma tutto andava bene per il Sindaco, l’assessora e le consigliere se non fosse per il fatto che a distanza di pochi giorni, un sopralluogo effettuato dai NAS dei Carabinieri ha svelato che ai bambini veniva somministrata carne di origine polacca, in luogo di quella italiana. Nessuno sa come quella carne sia stata allevata, quali mangimi siano stati somministrati, se agli animali siano stati dati antibiotici, ormoni o altro e, infine, da quale zona della Polonia venga quella carne. Però se era prevista la carne italiana un motivo ci sarà o no?
Una dichiarazione improvvida, dunque, quella del Sindaco ed un sopralluogo del tutto inutile quello dell’assessore Lettori e delle consigliere, se non fosse per le tante foto scattate e pubblicate sui vari mezzi di comunicazione che le ritraggono girovagare per fornelli e pentole.
Un altro (l’ennesimo) caso di politica dell’apparire e non del fare di questa amministrazione, più attenta ai social che a garantire (in questo caso) la salute dei più piccoli.
Ma c’è dell’altro e di più inquietante.
L’amministrazione non prenderà nessun provvedimento perché attende di avere copia dell’accertamento effettuato dai NAS. Peccato che i Carabinieri (così come prevede la legge) abbiano risposto picche: la documentazione non si può dare perché c’è il segreto d’ufficio che durerà per tutto il periodo delle indagini, cioè mesi.
Il Sindaco, dunque, non ha intenzione di sanzionare chi si è posto contro la legge, proprio lui che della legalità ha fatto una bandiera da sventolare in campagna elettorale e che ha riposto in soffitta non appena si è seduto sulla poltrona di primo cittadino. Mi chiedo: cosa aspetta Rossi ad intervenire? Non è sufficiente la notizia di una denuncia a carico di diversi responsabili della ditta che si occupa della mensa? Aspetta forse che i responsabili siano dichiarati colpevoli dopo i tre gradi di giudizio? Se è così ci vorranno anni, non mesi.
Eppure per la maggioranza si tratta di una “mera speculazione politica”.
Un antico adagio recita: “nessuno si pentì mai d’aver taciuto”. Ci sono
momenti in cui è meglio stare zitti che difendere l’indifendibile.
Avv. Roberto Cavalera
Capogruppo di Forza Italia

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