RAPINA ALLE POSTE DI BOZZANO – QUEI COMMENTI CHE FANNO RABBRIVIDIRE…

Erano da poco trascorse le ore 13 quando nel popoloso rione Bozzano due banditi si sono introdotti nell’ufficio postale di via Germania, portando a termine una rapina, con tanto di arma da fuoco tra le mani e con il volto travisato. Dopo di che si sono introdotti nel cortile di un palazzo e sono usciti su viale Belgio dove ad attenderli c’era un terzo complice a bordo di una utilitaria. In quel cortile ogni giorni ci sono mamme e bambini, soprattutto a quell’ora. La notizia, ovviamente, ha destato scalpore, tanto più perché un impiegato delle Poste ha accusato un malore ed è stato condotto in ospedale a bordo di una autmbulanza del 118.

Ma la cosa che sconvolge di più sono i commenti alla notizia, postati con tanto di nome e cognome sui social. E’ come se velatamente (ma poi neanche tanto…) si volessero giustificare i rapinatori in quanto non c’è lavoro e bisogna dare da mangiare alle famiglie, così come bisogna pagare gli avvocati dei pregiudicati che si trovano in carcere.

Parole pronunciate con troppa superficialità che forniscono l’esatta fotografia di una società brindisina ormai malata. Una società in cui è quasi pericoloso chiamare a chiare lettere “delinquenti” coloro che compiono una rapina, così come è pericoloso sbattere le loro foto sulla stampa quando le forze dell’ordine riescono ad ammanettarli.

La gentaglia che compie furti e rapine, così come quella che spaccia droga e quella che taglieggia le attività commerciali non merita alcuna compassione. Si tratta di persone che non compiono rapine perché non hanno un lavoro, perché in quel caso altre migliaia di uomini e donne dovrebbero fare la stessa cosa. E’ gente, invece, che ha il crimine nel DNA e per questo va condannata. Senza se e senza ma.

 

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