RISTORATORE ACCOLTELLATO, IL RESPONSABILE C’AVEVA GIA’ PROVATO NEL 2012 COL CAPO DELLA EX MOGLIE

Era recidivo al tentato omicidio il responsabile dell’accoltellamento del ristoratore di Ceglie Messapica reo, a suo dire, di non aver corrisposto due stipendi alla fidanzata.

Nel 2012 si rese colpevole di un altro tentato omicidio, sempre con le stesse modalità (accoltellamento), del datore di lavoro delle moglie da cui poi si è separato.

Dalla ricostruzione dell’evento è emerso che il movente del grave fatto è da ricondurre al mancato pagamento da parte del ristoratore di due mensilità alla convivente dell’arrestato, una 45enne del luogo. La donna lavora alle dipendenze della vittima con un contratto part-time e rappresenta l’unico cespite per la coppia; la notte scorsa a causa delle precipitazioni piovose il convivente si è diretto verso il ristorante per accompagnarla a casa con l’ombrello dopo che ha terminato il suo turno di servizio. Giunto nelle adiacenze del ristorante brandendo con una mano l’ombrello e con l’altra il coltello a serramanico già aperto ha incrociato la compagna che intuendo le intenzioni dell’uomo ha cercato di dissuaderlo invitandolo a tornare a casa. La loro discussione a voce sostenuta ha attirato l’attenzione del titolare che uscito fuori per accertarsi cosa stesse accadendo è stato fatto oggetto prima di minacce con la pretesa che onorasse nell’immediato il debito con la donna e subito dopo è stato colpito con un fendente al collo. L’aggressore si è allontanato momentaneamente dal locale per farvi ritorno dopo pochi minuti entrando all’interno dove la vittima si era rifugiata per ricevere i primi soccorsi e ha continuato a minacciarlo gesticolando con l’ombrello che brandiva tentando di estorcergli il denaro di cui la compagna era creditrice. L’arrestato dopo aver commesso il reato si è subito recato nella sua abitazione distante poche centinaia di metri dal locale pubblico, si è cambiato d’abito per eludere le investigazioni, ha collocato il coltello utilizzato su di una mensola della cucina ed è nuovamente uscito di casa. I militari intervenuti, nel corso della perquisizione, hanno rinvenuto il coltello nell’abitazione e hanno attivato le ricerche dell’uomo che hanno rintracciato nel centro storico di Ceglie Messapica in Piazza Risorgimento dove lo hanno tratto in arresto. A seguito della ferita, alla vittima trasportata nell’ospedale Perrino di Brindisi, sono stati applicati alcuni punti di sutura ed è stato dimesso.

Circa 12 anni addietro, nell’aprile 2006, l’uomo si rese protagonista di un simile episodio: in Ceglie Messapica accoltellò per analogo motivo il datore di lavoro della moglie, da cui si è successivamente separato.

Espletate le formalità di rito, PUGLIESE Silvano è stato condotto nel carcere di Brindisi.

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