Come diceva una nota canzone di Mina e Alberto Lupo, per la vicenda della Santa Teresa solo “parole, parole, parole”. Di fatti concreti nemeno uno, pur se si nota un minimo impegno delle parti in causa, cioè’ Provincia, azienda e sindacati. Tra l’altro, l’impegno della Provincia e’ tutto sulle spalle del vicepresidente Tanzarella e del consigliere provinciale delegato, Giovanni Barletta. Il primo nel rappresentare l’Ente, il secondo nell’interloquire con Governo, parlamentari e Regione. L’obiettivo di Barletta resta quello di avere una proroga della Cassa integrazione e di salvare tutti i lavoratori. leLo stato dell’arte dice per ora che la cassa integrazione e’ in scadenza tra poco più’ di un mese, che del rilancio effettivo dell’azienda non si vede traccia, pur se il neo amminiatratore Pino Marchionna si sta impegnando in maniera costante sulla riqualificazione del personale, in attesa che la Regione apra la piattaforma specifica che esiste sempre la diversità’ di vedute tra operai e impiegati sulla questione di chi avrebbe la priorità’ lavorativa. Ma intanto, un’altra situazione strana che riguarda la Provincia. Ieri, nel corso dell’ennesima riunione, e’ emerso, tra lo sconcerto generale, che l’ufficio Ragioneria e Tributi, diretto dal dott. Isceri, si sia avvalsa nelle settimane scorse, cpiede sa assolutamente vietata, di una lavoratrice già’ in pensione da parecchi mesi per il disbrigo di alcune pratiche amministrative, a titolo gratuito. Questa vicenda, di cui pare nessuno dei vertici dell’Ente ne era a conoscenza, ha fatto molto arrabbiare i dipendenti della Santa Teresa, soprattutto gli impiegati e chi si occupava proprio di tributi. Un fatto davvero sconcertante. Intanto, per venerdì 24 novembre, e’ previsto un incontro a Bari, alle 11.30, per capire se si puo’ prolungare la Cassa integrazione.
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