TEMPI BUI PER IL PORTO DI BRINDISI. IL FUTURO PER PATRONI GRIFFI? SOLO I TIR DALLA TURCHIA…

Tempi bui per il porto di Brindisi. Almeno a giudicare dalle dichiarazioni del Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale dell’Adriatico meridionale Ugo Patroni Griffi. In una intervista rilasciata ieri al TG3, infatti, il massimo esponente della portualità pugliese si sofferma sulla necessità di effettuare interventi infrastrutturali nel porto di Bari, allo scopo di migliorarne il livello di efficienza ed in risposta ai problemi sollevati dagli operatori portuali.

Ma quando il giornalista Salvatore Catapano gli chiede quale sarà la vocazione predominante del porto di Brindisi, Patroni Griffi cita una generico traffico di mezzi pesanti provenienti dalla Grecia e soprattutto dalla Turchia. In quest’ultimo caso i mezzi pesanti viaggerebbero a bordo delle navi, mentre i conducenti giungerebbero in Italia con voli diretti. In questo caso, però, i velivoli atterrerebbero a Bari. Insomma, una gran confusione, a cui si aggiunge il fatto che il presidente non ha sprecato una sola parola sulla vocazione crocieristica del nostro porto. Come se si trattasse di un traffico residuale. E invece gli investimenti infrastrutturali servirebbero soprattutto a Brindisi, utilizzando i fondi già disponibili che ci auguriamo non finiscano a Bari, con la scusa che adesso sono tutti in un’unica cassa.

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