TENTATA ESTORSIONE A UN IMPRENDITORE A COLPI D’ARMA DA FUOCO. LA VITTIMA NON DENUNCIA MA LA MOBILE ARRESTA IL COLPEVOLE

E’ accaduto a Brindisi nel pomeriggio del 20 aprile: il titolare di un’azienda agricola, che si trovava in una masseria alla periferia della città, viene raggiunto da un uomo a bordo di un’auto che, brandendo una pistola, cerca di estorcergli del denaro e spara contro la sua auto parcheggiata vicino.

L’imprenditore non denuncia l’accaduto, ma la Squadra Mobile diretta dal vicequestore Antonio Sfameni, viene a conoscenza dei fatti. Meno di una settimana di indagini portano così a scoprire il colpevole e a ricostruire gli eventi. Con l’ausilio di personale specializzato di Polizia Scientifica, gli investigatori effettuano un accurato sopralluogo e trovano un bossolo esploso di una cartuccia calibro 7,65. Vengono allora assunte le immagini delle telecamere della zona dalle quali si riesce a ricostruire la sequenza dei fatti e leggere le targhe dei veicoli dei protagonisti del caso.

Viene il veicolo di quella che si riteneva essere la vittima verificata l’esistenza, sulla portiera lato guida del mezzo, di un foro da colpo d’arma da fuoco.

Tutto collimava con le acquisizioni info-investigative anche se non vi erano denunce del fatto. Il passo successivo era quindi quello din cui gli operatori dell’Antidroga riuscivano poco dopo.

Successivamente, viene individuato il veicolo del presunto estorsore e la sua stessa identità: si tratta del 38enne brindisino Walter Margherito, già noto alle forze dell’ordine. L’uomo voleva che l’imprenditore restituisse un vecchio prestito risalente a circa un anno e mezzo prima.

L’Autorità Giudiziaria inquirente, valutate le risultanze d’indagine e l’esistenza di gravi indizi di colkpevolezza e la “pericolosità sociale” di Margherito ha chiesto e ottenuto dal Giudice per le Indagini Preliminari, nel giro di qualche giorno, il provvedimento cautelare in carcere.

Ieri il G.I.P., ritenute valide le richieste formulate dal Pubblico Ministero, il Dr. Luca Miceli, della Procura della Repubblica di Brindisi, ha emesso l’ordinanza in ordine agli ipotizzati reati di tentata estorsione, porto illegale di arma da fuoco, danneggiamento di beni altrui e spari in prossimità di luoghi abitati.

Margherito è finito in carcere ieri pomeriggio a disposizione dall’Autorità Giudiziaria.

 

 

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