TENTATO OMICIDIO DI FRANCAVILLA FONTANA – ARRESTATI PADRE E FIGLIO

Francavilla Fontana, Carabinieri: per futili motivi al culmine di un litigio D’ANGELA Giovanni 23enne del luogo, in via Calamandrei zona 167, ha ferito a colpi d’arma da fuoco CANIGLIA Dario 38enne del luogo attingendolo ad un braccio e al collo. Il D’ANGELA è stato arrestato per tentato omicidio dai Carabinieri della Compagnia di Francavilla Fontana . Il ferito è stato trasportato d’urgenza presso l’Ospedale “Perrino”di Brindisi, in gravissime condizioni presenta un foro alla base destra del collo, è in codice rosso ha perso molto sangue. Nel prosieguo delle indagini è stato tratto in arresto D’ANGELA Cosimo 46enne padre di Giovanni. Rinvenuta l’arma, è un fucile a canne mozze calibro 20 con munizionamento.

Nel corso dell’attività investigativa i Carabinieri della Compagnia di Francavilla hanno ricostruito la dinamica del tentato omicidio, avvenuto sull’uscio al primo piano dell’appartamento abitato da Caniglia Dario. Sicuramente nell’ambito di un violento litigio per futili motivi di vicinato tra i due al culmine del quale, il D’ANGELA ha aggredito il CANIGLIA esplodendogli un colpo d’arma da fuoco al braccio destro e al collo colpendolo anche quando era riverso a terra con il calciolo dell’arma. Il padre D’ANGELA Cosimo ha successivamente provveduto ad occultare l’arma all’interno del bagno della propria abitazione lì adiacente nascondendola all’interno di un involucro unitamente a 15 cartucce calibro 16 e una cartuccia calibro 20 e collocandole dietro lo scaldino. . L’arma è un fucile monocanna calibro 20 con canna mozzata risultato provento di furto a casa di una persona anziana evento avvenuto in Ceglie Messapica nel 1979. D’ANGELA Cosimo unitamente al figlio è stato arrestato per il reato di detenzione illegale di fucile e per aver modificato l’arma mediante l’asportazione delle canne e di parte del calciolo, alterandola al fine di renderne più agevole l’uso e l’occultamento. Gli arrestati dopo le formalità di rito sono stati associati nella casa circondariale di Brindisi. La vittima sottoposta ad intervento chirurgico è ricoverata nel reparto rianimazione dell’Ospedale Perrino, in prognosi riservata.

 

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