TRASPORTO SU ROTAIE NEL PORTO – CI SONO ALCUNI ASPETTI CHE VANNO CHIARITI

Le cronache relative alle attività portuali ed imprenditoriali della città di Brindisi nei giorni scorsi si sono arricchite di una notizia: quella relativa  alla possibilità di effettuare il trasporto di containerrs su ferrovia sino alle banchine del porto. Una notizia diffusa con enfasi dal presidente del Consorzio ASI Mimmo Bianco, dal presidente dell’Autorità di Sistema portuale Ugo Patroni Griffi ed anche dal sindaco Riccardo Rossi.

Ma ci sono degli elementi che meritano certamente delle risposte. Al presidente Bianco, ad esempio, sarebbe opportuno chiedere il motivo per cui non esiste uno “storico” relativo alle movimentazioni di merci a mezzo ferrovia. Lo stesso massimo rappresentante del Consorzio Asi, infatti, ha dichiarato che i binari sono tornati in banchina dopo un secolo. Ed invece negli anni novanta è stato proprio il Consorzio Asi a gestire il traffico di merci attraverso i binari, con carri che arrivano stracolmi di trattori prodotti dalla società Fial Allis di Lecce e salotti prodotti in Basilicata dalla Natuzzi.  Questa merce – lo ricordiamo noi a Bianco – veniva imbarcata per l’America centrale. Ed a questa si aggiungeva la merce spedita attraverso Cemat e diretta nel Nord Europa.

Quanto all’affidamento del nuovo traffico ferroviario alla società GTS di Bari, invece, va ricordato che il massimo esponente dell’ADSP ha gfiustificato tale scelta con il fatto che proprio la GTSavrebbe già delle importanti commesse in atto e quindi questo giustificherebnbe tale affidamento. Ma quali sono? Se ne parla da luglio dello scorso anno. Da quando, cioè, fu dato l’annuncio di questa collaborazione a Bari, alla presenza del direttore dell’Interporto di Bologna. Possibile che non sia possibile rendere noti elementi che riguardano copsì da vicino i reali interessi dell’economia portuale brindisina?

L’ASI, poi, avrebbe concesso un contributo logisticdo alla stessa GTS, così come dichiarato in conferenza stampa dal sig. Nicola Muciaccia. Di che si tratta?

Le domande se le pongono anche gli imprenditori brindisini che magari avrebbero potuto sperare in un coinvolgimento se ci fosse stata una manifestazione di interesse per la gestione di questi traffici.

Infine, senza voler alimentare sterili polemiche, ci si domanda come mai nel completamento dei lavori di “realizzazione della piattaforma intermodale di Brindisi” e “realizzazione della rete ferroviaria tra le banchine di Costa Morena Est” con la emanazione delle Determine Presidenziali n. 194 del 15/11/2017, e 431 del 27/11/2018, relative alle proroghe dei lavori, ed alla esecuzione di quelli funzionali alla sicurezza, nella emanazione degli stessi, l’Autorità di Sistema con le sue relazioni allegate sottoscritte  (responsabile Tecnico Ing. Francesco Di Leverano), fa riferimento agli artt. 125 e 132 del D.L.vo 163 del 2006, anziché riferirsi alla normativa, attualmente in vigore – attuata con l’approvazione del Nuovo Codice degli Appalti, approvato con il D.lvo n. 50 del 18/04/2016 – che ha abrogato e sostituito il precedente D.lvo 163?

Un po’ di chiarezza in più da parte degli uffici non guasterebbe e soprattutto non alimenterebbe polemiche in un periodo in cui proprio le vicende legate agli appalti portuali sono sfociate in una indagine della Magistratura.

Condividi questo articolo:
Share on facebook
Share on twitter
Share on telegram
Share on whatsapp
no_fumo_torchiarolo

what you need to know

in your inbox every morning