UMANIZZAZIONE DELLE CURE: IN ONCOLOGIA ARRIVANO I “DONATORI DI MUSICA”

Si chiamano Donatori di musica e domani allieteranno le ore d’attesa dei pazienti del Day Hospital oncologico dell’ospedale Perrino di BrindisI. Si tratta del terzo concerto nel reparto oncologico curato da questa rete di musicisti, medici, infermieri, volontari che dal 2009, organizza stagioni di concerti negli ospedali italiani, principalmente in reparti oncologici. Obiettivo di questa lodevole iniziativa è quello di insegnare una nuova cultura della cura che avvicini medico e paziente e umanizzi la terapia attraverso la bellezza e le emozioni della musica. L’iniziativa, proposta dall’orchestra barocca «La Confraternita de’ Musici» e dal suo direttore artistico, M.O Cosimo Prontera, questa volta si esibisce con il concerto «Suoni dal pianeta, rivisitando le culture dei popoli», a cura dell’«Ottonando Brass Quartet». Il programma del concerto è un viaggio musicale sulle note di Johann Sebastian Bach, Giovanni Gabrieli, Giuseppe Verdi, Marc-Antoine Charpentier e Georg Friedrich Händel. Oltre ai brani classici il quintetto ama sperimentare e mescolare generi e culture musicali diversi, per questo non mancheranno incursioni nelle culture musicali dei diversi popoli. L’esperienza dei «Donatori» è il prezioso punto di osservazione di nuove prospettive, e così il prof. Cinieri, Direttore dell’Unità oncologica e il M.O Prontera possono esplorare più a fondo le qualità di questo originale connubio tra frontiere sanitarie e musicali. Dunque, la musica in un luogo di sofferenza, ma anche di speranza. E se la speranza si alimenta di incontri, scambi e condivisioni, la musica può essere l’ambiente giusto per segnare un punto a favore della vita. Non si tratta di musicoterapia né di spettacoli per malati, ma di esperienze che avvicinano medici e pazienti. Il momento in cui ricoverati e sanitari tolgono le loro divise d’ordinanza, pigiama e camice, per trovare una diversa e più umana dimensione della malattia che stanno affrontando e curando. Ed è dimostrato come ogni concerto inneschi un sentimento benefico che resta vivo in tutte le persone del reparto fino al concerto successivo, producendo effetti positivi e concreti. L’obiettivo dei «Donatori», del resto, è sviluppare una nuova cultura della cura, per umanizzare la terapia attraverso la bellezza e le emozioni della musica. Oltre trecento musicisti hanno aderito al gruppo, nato nel 2009 nell’oncologia di Carrara e oggi presente in molte strutture sanitarie italiane: da Elio delle Storie Tese ai violoncellisti Enrico Dindo e Mario Brunello, da Renzo Arbore a Stefano Bollani fino ad Andrea Bocelli. Finito il concerto, resta un silenzio pervaso di emozione, come un’eco che ha il potere di colmare l’anima e colorarla di vita, di stemperare per un po’ i brutti pensieri, di trasformare in positivo il senso degli oggetti e dei luoghi.

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