UN “CANE DI QUARTIERE” ANCHE NEL VILLAGGIO DI ACQUE CHIARE?

Dal 2014 la città di Brindisi ha istituito – con apposita delibera di Consiglio Comunale – il “cane di quartiere”. Si tratta di una possibilità di lasciare libero, in qualsiasi rione della città di Brindisi, un cane a cui proprio l’Amministrazione Comunale provvede a far installare un microchip ed a stipulare una polizza assicurativa. Dopo di che sono i cittadini ad accudirlo, sottraendolo ad una fine certamente non ideale, che è quella di un piccolo recinto nel canile comunale.

Un “cane di quartiere” esiste da tempo nel rione Sant’Elia ed un’altra proposta in tal senso è stata formulata al sindaco di Brindisi dalla proprietaria di una villetta del complesso di Acque Chiare. Come è noto, nel luglio dello scorso anno la Cassazione ha annullato la confisca di tali fabbricati e quindi le stesse villette sono tornate in possesso dei legittimi proprietari. Da tempo, all’interno del complesso abitativo, vive un cane che è nato proprio lì e quindi, attraverso la richiesta formulata al primo cittadino, lo si vorrebbe trasformare in un “cane di quartiere” e cioè in un cane di tutti.

Adesso si aspetta solo la risposta da Palazzo di Città.

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