UNA BELLA RIFLESSIONE SUL NATALE….

Il Natale è, da sempre, considerato il periodo più magico dell’ anno. Ci sentiamo tutti più buoni, abbiamo voglia di stare con le persone care, in serenità. Abbiamo voluto approfondire il vero significato del Natale con don Andrea Giampietro, pro rettore del Seminario Arcivescovile di Brindisi- Ostuni e Segretario dell’ Arcivescovo Sua Eccellenza Domenico Caliandro. Don Andrea dice: ” Sicuramente il Natale si vive più della Pasqua, perché è carico di dolci sentimenti, di affetti. Se noi diciamo che il Natale è sentimento, è vero, purché non rimanga qualcosa di passeggero. Finito il Natale, si ritorna alla vita di sempre e i propositi rimangono tali. Invece, il sentimento deve essere uno stimolo per andare oltre. Così, il sentimento che mi porta a stare in famiglia, con gli altri, a recuperare certe relazioni, a vivere più intensamente la fede in Gesù che si fa uomo per noi, mi deve portare ad approfondire la fede, altrimenti rimane una cosa fine a sé stessa. Quindi il Natale ci fa capire davvero che noi siamo pienamente uomini perché abbiamo dei sentimenti come li ha avuti Gesù, che era figlio di Dio, ma uomo come noi e provava sentimenti. E, a Natale, proprio Gesù, figlio di Dio, ha provato sentimenti di debolezza, di povertà, ha provato il freddo, ha provato la fuga in Egitto perché c’ era Erode che voleva ucciderlo. Quindi, ha vissuto, già dall’ inizio, come un profugo, un clandestino, un fuggitivo. Ha vissuto sentimenti di grande povertà con la sua famiglia. Però, forse, proprio questa povertà che Lui ha vissuto all’ inizio, ci dà lo slancio per dire: dopo questo Natale, io che provo magari gli stessi sentimenti, a volte, di abbattimento, di tristezza, ora prendo vigore da queste belle feste, per dire che, per il futuro, cambio vita.Voglio prendere il coraggio nelle mie mani, perché Gesù si è fatto povero come me. Gesù mi chiama ad essere come lui, ad avere fiducia in Dio padre, ad avere misericordia verso gli altri, ad andare verso chi è più povero o povero come me, a saper perdonare, perché Lui ha detto di perdonare 77 volte 7, a saper andare incontro alla Croce, perché Lui è andato alla Croce. Imparare a risorgere, perché Lui è risorto. ” E don Andrea conclude dicendo: ” Questi sentimenti belli che mi ispirano fiducia e coraggio, mi devono portare a iniziare una nuova vita, altrimenti il Natale resta sentimenti che io rivo e che non vanno oltre. E, tutto questo serve a poco” . Con questa bella riflessione di don Andrea e con la suggestiva immagine della Natività fatta nella Cappella del Seminario Arcivescovile, auguriamo a tutti un Natale ricco di serenità e buoni propositi. Anna Consales

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