UNA GIORNATA A BRINDISI, TRA CALDO, MARE E I PRATI DEI NOSTRI PARCHI URBANI

(m.c.) – I problemi in cui si dibatte la città di Brindisi sono davvero tanti, ma per una volta cerchiamo di fare una riflessione in positivo? Fino a qualche anno fa sperare di trovare stabilimenti balneari aperti il 25 aprile e la spiaggia libera pulita dalle tonnellate di rifiuti trasportati dal mare durante l’inverno, era semplicemente un sogno. E invece qualcosa sta realmente cambiando. Oggi in migliaia si sono riversati sul litorale nord della città. C’è chi ha scelto di visitare il Salone Nautico di Puglia (sulle banchine del porticciolo turistico), chi ha optato per i primi due stabilimenti balneari aperti (l’Oktagona e Mare 128), chi per un tratto di spiaggia libera, chi per la riserva naturale di Torre Guaceto. Il tutto, in attesa del completamento dei lavori per la realizzazione dell’intervento di riqualificazione urbana di Cala Materdomini che offrirà ai brindisini la prima spiaggia libera attrezzata.

Ed era un sogno anche stendere un telo sotto un albero, visto che Brindisi si classificava puntualmente tra le città con maggiore presenza di cemento rispetto agli spazi verdi. Oggi migliaia di persone, invece, hanno affollato i due grandi parchi urbani brindisini (Cillarese e Di Giulio), mentre altra gente si è riversata all’interno del Parco di Punta del Serrone. Tutto questo non esisteva, mentre oggi rende Brindisi una delle città con maggiore presenza di polmoni verdi nel centro abitato.

Lo ripetiamo: i problemi sono ancora tanti, ma Brindisi oggi è decisamente più accogliente e turistica rispetto a prima. La strada intrapresa è quella buona….

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