VERTENZA SANTA TERESA: QUALCHE IMPIEGATO POTREBBE RESTARE A CASA…

Il previsto incontro di oggi presso la Prefettura di Brindisi tra Regione, Provincia e sindacati per discutere del nuovo piano industriale di rilancio della Santa Teresa spa, già condiviso in linea di massima con le organizzazioni sindacali, è stato rinviato alla prossima settimana, precisamente a martedì 24 gennaio, alle ore 10.30. C’é la preoccupazione tra i lavoratori di perdere la Cassa integrazione in deroga se non si rispettano i tempi previsti dalla normativa vigente. Rassicurazioni in tal senso sarebbero arrivate dalla Regione Puglia in merito ad un prolungamento della scadenza. Intanto, pur in assenza di un piano industriale ufficiale, alcuni lavoratori del settore pulizie e della manutenzione delle strade stanno ugualmente lavorando, a rotazione, pur in Cassa integrazione. La speranza è che questo sistema varrà per tutti i 121 dipendenti della società. Ma c’è, d’altra parte, il concreto rischio che il settore più tartassato potrebbe essere quello dei 16 impiegati di supporto amministrativo occupati presso la sede centrale di via De Leo. Di questi, la Provincia pare che ne abbia richiesti solo 9. Per gli altri 7 il futuro parrebbe incerto. Ma con quali criteri si sarebbero svolte queste scelte? E i sindacati che ne pensano? E si trattata di gente laureata, professionalizzata, competente di cui la Provincia si starebbe privando a cuor leggero. Nel frattempo, è stato smantellato il laboratorio veterinario e sanitario all’interno del centro faunistico di Ostuni, gestito fino al 29 gennaio dalla Santa Teresa. L’ennesima sconfitta di un legge davvero miope.

 

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