APPALTO ILLUMINAZIONE, CURTO: “SU CONSIP OMBRE INQUIETANTI. DELIBERA DA ANNULLARE”

“Credo che dopo le notizie molto allarmanti relative alla degenerazione del sistema Consip, il sindaco Maurizio Bruno debba urgentemente provvedere in autotutela all’annullamento della delibera n. 35 con cui in data 2 febbraio 2017 la Giunta comunale ha deliberato l’adesione alla Convenzione Consip per ciò che riguarda l’adeguamento della pubblica illuminazione, un “affare” milionario sul quale già, in un momento non sospetto, avevo espresso dubbi e perplessità”.

A dichiararlo è l’ex senatore Euprepio Curto, coordinatore di “Progetto per l’Italia” che già nel mese di dicembre dello scorso anno aveva espresso documentati e precisi rilievi in ordine alle procedure utilizzate dall’Amministrazione Bruno, e cioè l’affidamento diretto alla società aggiudicatrice della gara d’appalto bandita da Consip per i lavori di pubblica illuminazione.

“Con la nota di qualche mese fa – ha proseguito Curto – cercai, senza troppa fortuna, di far comprendere a Bruno e ai suoi l’inopportunità di tale affidamento diretto in quanto, così operando, sarebbero stati irrimediabilmente violati i princìpi basilari su cui dovrebbe poggiare l’azione di una Pubblica Amministrazione, ovvero, trasparenza e imparzialità, e quindi legalità. Anche perché, se è vero che la legge di conversione del Decreto legge 6 luglio 2012 n. 95 dispone che “…. I contratti stipulati in violazione degli obblighi di approvvigionarsi attraverso gli strumenti di acquisto messi a disposizione di Consip S.p.A. sono nulli, costituiscono illecito disciplinare e sono causa di responsabilità amministrativa”, è pur vero che lo stesso articolo e lo stesso comma precisano che “…in qualsiasi caso non sono comunque nulli i contratti stipulati tramite altra centrale di committenza a condizioni economiche più favorevoli”. Ergo, nel caso specifico, l’Amministrazione comunale della città degli Imperiali deve verificare preliminarmente se, a parità di prestazioni, vi sia la possibilità di condizioni economiche più vantaggiose”.

“Il fatto è – ha incalzato l’ex senatore – che su Consip incombono nubi di non poco conto, se sol si considera che gli organi d’informazione qualche giorno fa hanno dato notizia, con dovizia di particolari, di indagini in corso riguardanti il padre dell’ex Presidente del Consiglio, mentre, qualche giorno prima, lo stesso Ministro Luca Lotti era stato ascoltato per circa due ore dalla Procura della Repubblica di Napoli, proprio su vicende riguardanti Consip”.

“Ebbene – ha continuato Curto – se, nonostante questi fatti inquietanti testé richiamati, fino a ieri poteva essere consentito a Bruno e ai suoi di procedere a tappe forzate in direzione dell’assegnazione a Consip dell’affaire pubblica illuminazione, dopo la notizia riportata dagli organi d’informazione circa alcune sollecitazioni che sarebbero state poste in essere sempre da Lotti su Michele Emiliano affinché questi incontrasse, in chiave Consip, l’imprenditore toscano Carlo Russo, tutto ciò non sarà più possibile”.

“Provveda Maurizio Bruno – ha concluso Curto – all’annullamento dell’imbarazzante delibera. Lo faccia subito, senza costringere l’opposizione a iniziative di maggiore durezza istituzionale”.

 

 

 

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